Si racconta che a Torino, nell'ex cimitero di S. Pietro in Vincoli, appaia la famosa "dama velata", di notte, portando i suoi amanti davanti alla sua tomba e poi sparisca nel nulla.
Il cimitero venne costruito per seppellire le tante vittime della peste e della calura a Torino nel 1776, all'epoca era all'esterno della città, venne chiuso definitivamente nel 1854 per i frequenti saccheggi alle tombe e i riti satanici.
Il famoso monumento è ora conservato al cimitero generale, alla memoria della principessa Barbara Beloselskij, morta a Torino il 25 marzo 1792.
Barbara Tatichef era nata a Mosca il 27 marzo 1764, moglie di Aleksandr Beloselskij, letterato, poeta, musicologo e diplomatico, e allora ambasciatore di Caterina di Russia presso i Savoia.
Barbara fu ribattezzata Varvara dagli spiritisti e varie credenze popolari.
L'inquietante immagine della "dama velata" è tratta dal libro "Le strade di Torino" di Renzo Rossotti, edizioni Periodici locali Newton.
Un altro posto magico a Torino è rappresentato dalla Fontana Angelica di piazza Solferino; è composta da quattro gruppi di statue appoggiati a basi di granito: ai lati ci sono due gruppi femminili, la Primavera e l'Estate; al centro in posizione più alta si trovano due figure maschili che versano acqua da un otre, l'Autunno e l'Inverno.
Le due figure maschili sono divise da un varco rettangolare che rappresenterebbe la soglia invalicabile per i profani, oltre la quale si entra in una dimensione sconosciuta, per accedere al di là delle colonne d'Ercole: l'ingresso alla Caverna Luminosa in cui sono custoditi i misteri alchemici che regolano tutto il mondo.
Grazy