Milano, 23 novembre, dall'inviato della Cns - "Il vero muro e' il terrorismo", e' stata la riflessione proposta dagli organizzatori dell'associazione Amici di Israele, l'evento di domenica pomeriggio nel centro di Milano, tra le storiche via Dante e piazza Castello. Cittadini di tutte le fedi si sono riuniti ad ascoltare i discorsi dal palco della gente, dei carabinieri, degli amministratori, parole coraggiose e profonde, la democrazia e' l'unica arma per raggiungere la fine delle guerre e la comprensione tra i popoli.
I momenti commoventi di raccoglimento per i nostri carabinieri e soldati caduti in Iraq, inviati di pace per aiutare il popolo di quel paese, un popolo che sta al fianco di chi lo ha liberato dal dittatore e che combatte e muore anch'esso, vittima del terrorismo e dei nemici dello sforzo democratico. Le vittime di Italia, Israele, Iraq e Turchia, la spirale del terrore che vuol far tacere le voci, perche' il progetto del terrore e' intimidire, fino alla resa della democrazia.
Ieri e' accaduto qualche cosa nella nostra bellissima citta', uomini e donne liberi, consapevoli del pericolo, anche di essere li', ma non impauriti, parlavano con animo aperto contro le dittature e in favore dei popoli, chiedevano che ai bambini nelle scuole dei paesi retti dalle dittature si smetta di insegnare all'odio e di incitare all'assassinio, dicevano che e' razzismo negare che tutti i popoli non solo sono in grado, ma hanno il diritto di essere governati da strutture democratiche, dicevano che anziche' scendere nelle strade a definire "resistenza" il terrorismo e a gridare slogan contro le democrazie, si deve affermare la realta', ha detto un oratore, i terroristi sono come i repubblichini di Salo', nostalgici dell'oppressione che desiderano riportare, altro che "resistenza", la "resistenza" e' quella dei popoli che combattono il dittatore. Tra i paesi democratici non si combattono guerre, quando tutti i paesi lo saranno, allora non ci saranno piu' guerre, non ci saranno piu' dittatori che oltre a sfruttare i loro popoli aggrediscono e minacciano gli altri popoli.
Si dicevano cose ovvie ieri nelle storiche strade di Milano, tra le mura del Castello Sforzesco, gli altri getti d'acqua delle fontane, i balconi fioriti dei palazzi sulle vie lastricate di antica pietra, le locandine dei teatri e i tavolini dei caffe' all'aperto, pioveva, i mezzi pubblici funzionavano a fatica a causa di un blocco di sicurezza di autobus e metropolitane mentre i pompieri rimuovevano un enorme ordigno residuato bellico della seconda guerra mondiale nella zona della stazione centrale.
Lungo i colonnati del centro le manifestazioni degli alpini, gli allegri e numerosi eventi per i bambini, il palco per la democrazia, il cuore di una citta' che ama la vita. Una citta' che ieri con i suoi cittadini abbracciati alle forze dell'ordine chiedeva che a tutti i popoli fosse concesso quanto la bella Milano regalava ai suoi abitanti.
Si dicevano cose ovvie ieri nelle storiche strade di Milano, cose che rasserenavano l'animo, non c'erano grida scomposte che giustificavano il terrore, per ideologia o per paura che sia, c'erano le bandiere di tanti paesi, non per evidenziare le differenze, ma per confermarne l'appartenenza ad un unico valore comune.
E' successo qualche cosa domenica a Milano, era bella Milano.
Dove c'e' la notizia, concerto c'e'
Bob Porter - Concerto News System - Concerto di Sogni - @2003