a sinistra:"SARINA LA FATINA"
Lontano, in un paese montano,
c'era sempre un gran baccano,
era colpa di Sarina,
la simpatica fatina,
parente lontana,
della ben nota "Morgana".
Era una fata d'acqua e
viveva nel laghetto
con il suo buffo ranocchietto,
un tempo suo valletto,
ora così costretto
per un dispetto.
Quando s'avvicinava Natale,
Sarina diventava speciale e
vagava, di notte,
tra la fatata brina
fino a mattina,
ad origliare
alle finestre,
senza fare rumore.
Accalappiava i sogni
dei bimbi poveri e tristi,
li metteva in un sacco e
li portava via.
Che meraviglia!
La notte di Natale,
mentre la neve,
scendeva soffice,
magicamente,
ogni casa s'illuminava
d'un sorriso.
Per ogni bimbo c'era un dono
ed un perdono,
anche se, a volte,
faceva un po' di confusione:
Per Paolino c'era un cavallino,
invece del soldatino.......e
per Marilù
un bambù
al posto del tutù,
ma nulla importava più e
nella notte,
illuminata dalle stelle,
uscivano grandi e piccini
e in un gran girotondo, cantavano:
- Sarina, Sarinaaa..
sei la nostra fatinaaa..
tanto carinaaa...
e sbarazzina.
Sei come una cara mammina..
dacci la tua maninaaa...-
Come d'incanto,
Sarina appariva
e dava la manina
al più piccino,
estasiato da tanta beltà
e felicità.
Grazy