Da Metamagica
Durante le feste natalizie si perpetuano abitudini antiche, la maggior parte di queste usanze è legata al solstizio d'inverno, quando gli antichi celebravano la "rinascita del sole".
L'usanza di indossare un indumento intimo rosso, a Capodanno, era usata dai Romani che associavano questo colore alla fertilità e al potere, il colore rosso è legato al sangue e al cuore, quindi energia di vita, benessere e salute, una protezione magica che dovrebbe durare tutto l'anno.
Il rosso lo troviamo ovunque: nelle decorazioni natalizie e negli abiti, è allegro e porta fortuna.
Anche mangiare le lenticchie, nella cena di Capodanno,
grazie alla loro forma tonda, che ricorda le monete, porta guadagno e benessere tutto l'anno.
Imbandire la tavola con l'uva è di buon auspicio, perchè è associata al vino, al sangue.
Per le coppie giovani è tradizione baciarsi sotto il vischio, simbolo di prosperità e vitalità: usanza nata nel Nord Europa, tra i celti.
Anche i sacerdoti druidi lo raccoglievano e donavano alla popolazione, in segno augurale, dopo i sacrifici agli dei.
Nel Nord Europa, anticamente, si celebrava il solstizio d'inverno e si credeva che, in quel periodo, apparissero gli Dei e che portassero il fuoco per sostituire l'energia e il calore del sole, da qui l'usanza di accendere un ceppo di legno, a Natale, come rito propiziatorio, ancora oggi diffuso.
I famosi "botti" di Capodanno che fanno allegria ma anche danni, servono a scacciare le forze del male:
anticamente, i rumori allontanavano gli influssi malefici.
Capodanno segnava la rottura tra l'inverno e la primavera, quindi tra passato e futuro e liberarsi delle cose vecchie simboleggia il passaggio verso il nuovo, usanza diffusa nell'Italia del Sud.
Grazy