Diverso…..una parola con un significato che spesso è gioia…quando si ama immensamente qualcuno, la gratificazione più grande è dirgli…”ti amo perché sei diverso”…speciale…, trasformata spesso invece in dito puntato…in un pollice giù…come se uniformarsi alla massa fosse l’aspirazione massima dell’individuo, e quanto di noi stessi svendiamo per uniformarci al branco….svendiamo a poco prezzo, schiaffeggiando così chi paga prezzi altissimi….fiero della propria diversità…Sto parlando di artisti della vita….inventori, maghi, equilibristi…non fenomeni da baraccone…ma equilibristi che camminano su una corda sospesa nel vuoto…impresa difficilissima, senza rete….che ripara dalle cadute….con un pubblico implacabile, che attende un solo passo falso…per poter alzare il dito e dire ancora….” Tu sei diverso”….questo pubblico potrebbe perdonare un qualsiasi altro artista…ma non chi tenta di sfidare il vuoto seduto su una piccola sedia a 4 ruote…perché chi tenta l’impossibile, spesso non è ammirato….è deriso…forse invidia per il coraggio…e triste constatazione dei propri limiti umani.
Inventori….chi si sofferma a guardare un sorriso più di un istante? Lo guardiamo distrattamente…ma chi ha mai accarezzato il nostro sorriso? L’invenzione della luce nel buio più assoluto…l’invenzione dei colori…del mare…l’invenzione di vedere accarezzando piano…mani che diventano occhi….carezze che diventano invenzioni….per andare oltre il possibile…oltre lo stupore…carezze che sono sguardi.
Avrei voluto essere un grande mago…..conoscere i trucchi e le magie….e incantare un pubblico che non ride, togliermi il respiro e lo stupore intorno, un giorno lo sono diventato….non l’ho scelto, ma ho qualcosa che nessun altro ha…”il trucco della vita” ali per volare….occhi per sognare, fiori che escono da cappelli a cilindri, tra uno slalom di ostacoli….di macchine parcheggiate, di scale che sono stop…ma ecco un’altra magia….un’altra invenzione….per quel pubblico che continua a non ridere….che non batte le mani….ma guarda incantato….diavoli che pregano…angeli che imprecano, sotto il tendone stellato di questo circo….che è la vita…(ho citato alcune parole di una canzone….C.Baglioni)
Perché disabile…non sia inabile….ripartono i carri…ogni giorno, ogni mattina…per nuove mete, imparando nuovi esercizi sul trapezio sempre più difficili, per far uscire colombe dalle mani nude, che voleranno nel tendone stellato…nello stupore generale….e la musica sarà più forte, più intensa, nel silenzio….ali per volare….mani per sognare…una nuova magia…una nuova invenzione….e sarà vita…ancora…e ancora….
sissu