Bisonte, cane, castoro cavallo, cervo, cigno, colibrì, coniglio, corvo, coyote, delfino, falco, lupo, pipistrello, pollo della prateria, porcospino, puma, ragno, rospo, serpente, tacchino tasso, topo, wapiti, balena, civetta, cornacchia, donnola, farfalla, formica libellula, lince, lontra, lucertola, puzzola, tartaruga, volpe, alce, antilope, aquila, armadillo, scoiattolo, opossum, orso.

Ad onor del vero, nel descrittivo relativo a questa tecnica, è detto chiaramente che esistono dei rituali assai complessi per trovare il proprio animale-totem, e questo approfondimento andrebbe ben oltre gli scopi prefissi dal sito.
E? segnato anche però che se ci si sente legati ad animali "originari di altri continenti e di altre culture" , si possono aggiungere.
Speravo in un commento nel redattore di quella parte specifica del sito, ma dopo un po? di tempo la questione non ha ricevuto risposta. Ho quindi pensato di girare anche qui la domanda, e continuare a cercare qualche delucidazione in merito.
A prescindere da come si percepisce quanto sopra ( tecnica, gioco, rituale ) il mio dubbio resta: gli animali indicati non mi sembrano facenti parte del Nord America.

Qualcuno mi sa dare spiegazioni o chiarimenti?

Per quanto riguarda gli sciamani, molti anni fa ho letto Karma, il libro di una giornalista-scrittrice, Fausta Leoni, ed. Mediterranee. Non è un libro specifico sugli sciamani. Ma ne parla e mi è sembrato serio.
Lei racconta dei suoi viaggi, durante i quali ha conosciuto sciamani, chirurghi senza bisturi.
E' un libro "forte" che descrive anche la percezione di presenze.

A suo tempo m'è piaciuto. Io che ho timore e leggo poco di questi temi, ma ho un vero interesse per i sistemi naturali di cura. L'impressione che ne ho avuto è del faticoso tentativo dell'autrice di documentare che esistono mondi in cui l'uomo percepisce la presenza dello spirito nel vissuto quotidiano.
Per tali popolazioni questo sentire appartiene alla loro cultura, tradizione, anche terapeutica.

Noi occidentali abbiamo perso forse da millenni alcune facoltà, viviamo in un altro tempo. Personalmente, lungi dal negare il ricorso a sistemi umani, naturali ed anche spirituali per curare (come il pregare) e dell'importanza di mettersi in sintonia col malato, non ledere, non sottrargli troppe forze volendo accelerare ad ogni costo la guarigione, ritengo che non tutto ci appartenga culturalmente.

Concretizzare in esperienze il racconto orale, il vissuto di alcuni popoli, una cultura che abbraccia tutto un modo di vivere lontano dal nostro penso sia un atteggiamento occidentale, materialistico... potenzialmente pericoloso. Anche un po' "rapace" a volte, non ci accontentiamo di incontrare, vorremmo... possedere. E penso che non siamo preparati. Culturalmente e spiritualmente. Potremmo non averne beneficio.

La guarigione non appartiene all'uomo. La cura della persona si.
Solo intrecciando nel tempo culture potremmo arricchire il nostro mondo interiore e le nostre conoscenze. Abbiamo molti stranieri in Italia, quindi occasione di dialogo.
C'è stato un periodo in cui mio figlio non stava bene. Conosciamo dei senegalesi, molto cari. Volevano aiutarci. Uno di loro mi ha proposto di pregare per mio figlio. Grazie, gli ho detto, sì, pensa al tuo Dio, pregalo, ma non fare nessuna pratica, ti prego. Non te lo consento. Io credo nella tua amicizia, voglimi bene, non andare oltre.
Va bene mi ha detto e dopo qualche tempo mi ha confermato di aver pregato così come gli ho chiesto io. Non siamo in Africa, in Brasile e penso che il nostro mondo spirituale vivente (e non) abbia bisogno di evolversi, accompagnarsi nei percorsi... senza interferire, materializzarsi.

Questo è solo un mio pensiero, il libro di Fausta Leone l'ho letto volentieri, mi è sembrato serio, autentico, ma non lo consiglierei a tutti.

Consiglierei a tutti invece, anche per regalare alle donne, i libri della dr. Marlo Morgan, la "donna che corre fra due mondi" autrice di "E venne chiamata due cuori", e di "Il cielo, la terra e qul che sta nel mezzo". Ha vissuto fra gli aborigeni dell'Austrialia, scoprendo ed approfondendo un tesoro di conoscenze scientifiche dietro i sistemi naturali di cura di queste popolazioni. Ed anche un mondo spirituale. Sapienza materiale e spirituale si mescolano in queste persone. E nel libro "Il cielo, la terra e quel che sta nel mezzo" due gemelli aborigeni separati dalla nascita sentono la necessità di cercarsi e cercare le proprie radici nel cuore dell'Australia.

Colgo l'occasione di WhiteWolf solo per fare alcune riflessioni.

Edited by - Elena Fiorentini on gen 04 2004 23:02:40

2)
terzo replay
News replay in :
http://www.concertodisogni.com/mp/link.asp?TOPIC_ID=6642

Edited by - Elena Fiorentini on Jan 05 2004 09:46:05

3)Secondo replay
Di Lèvy Strauss, "Tristi Tropici", "Cotto e crudo" ( sul modo di cucinare le vivande, sull'abbigliamento ecc) e decine di altri libri che testimoniano dal vivo le varie esperienze del grande studioso.
***
Lèvy Strauss durante i suoi viaggi venne raggiunto dalla notizia delle leggi razziali e della persecuzione degli Ebrei. Così non tornò in Francia e continuò a svolgere le sue ricerche in giro per il mondo "selvggio".
Scrisse decine e decine di libri , capisaldo dell'antropologia.
Questi argomenti possono essere seguiti a Milano presso la Facoltà di Scienze Politiche durante le lezioni di sociologia, dove impari anche a fare la "Maschera" con l'argilla e il suo significato antropologico.
Ne parlerò anche in "Musica e canzoni" non appena mi sarà possibile.
In Meta magica sono intervenuta solo per l'interesse scientifico dell'argomento.
Elena Fiorentini