Gentilissimi amici e colleghi di Concerto di sogni,Mi chiamo Simone Fagioli, sono nato e vivo a Spoleto(Umbria), ho venti anni e studio filosofia all'Università di Perugia. E' da sei anni, più o meno, che scrivo delle cose in rima che sono solito chiamare (forse per presunzione) "poesie". Ho ottenuto vari riconoscimenti in Premi Letterari Nazionali ed Internazionali e due mesi fa ho pubblicato la mia opera prima di poesia "Un poeta: l'ombra della sua città" con la casa editrice Alberti & C. Editori di Arezzo. Il libro è stato presentato al Festival del Libro di Pisa (Ottobre 2003) e presso il Liceo Classico "P. Sansi" di Spoleto. Ulteriori presentazioni avverranno prossimamente durante l'anno 2004. Alcuni giornali locali hanno parlato del libro, ma la critica sembra essere totalmente disinteressata. Quello che conta, però, è che il libro piaccia alla gente, al lettore, alle persone che incontro per strada e che mi fanno i complimenti per quello che scrivo... Credo che questa sia la gratificazione più grande e l'unico motivo che mi spinge a scrivere ed a superare quotidianamente i miei limiti.
Sono un appassionato della canzone d'autore italiana e il mio sogno sarebbe quello di scrivere canzoni per dei cantautori... Mi piace molto leggere le poesie del passato e per quanto riguarda i contemporanei mi interessa la poetica di Luzi, Zanzotto e Cucchi.
A tutti gli amici di "concerto di sogni" voglio dedicare una poesia tratta da "Un poeta: l'ombra della sua città", dal titolo "Agata".
Grazie e a presto.
Simone Fagioli
AGATA
E’ sera tarda, è sera
che notte bugiarda m’aspetterà
per cancellare un’emozione sincera
o forse dalla testa, per mesi, Agata.
E scrivo, scrivo e non scrivo
parole confuse da sistemare,
e vivo, vivo e non vivo
senza poterti di nuovo amare.
Come si dice spesso, sinceramente,
ci rivedremo un giorno, in inverno,
che l’estate è passata incoerente
lasciandoci due giorni d’amore eterno.
Strano è il destino, quasi fatale,
che ci unisce e poi ci riporta via
come foglie di un vento autunnale,
ci lascia soli e freddi nella malinconia.
Io non so come e perché avviene
ma le emozioni diventano parole,
dalla penna l’inchiostro scende lieve
cadendo su un foglio, bianco di sole.
Opera I Classificata al Premio Nazionale di Poesia “Primavera Strianese - trittico poetico inedito- Striano (NA)
Opera pubblicata nell’Antologia Poetica del Primo Festival della Poesia “E il naufragar m’è dolce in questa radio” – Roma
Simone Fagioli