- TERZA PARTE -
"ANNA NEL MEDIOEVO"
Nel castello fervevano i preparativi per la festa in onore del re, tra pochi giorni era il suo compleanno e la regina aveva organizzato un gran ricevimento, erano invitati tutti i nobili della zona.
Anna, la principessa, era in gran agitazione, avrebbe conosciuto persone di cui conosceva solo la fama e l'autorità, forse poteva incontrare il suo "principe azzurro"...chissà, sperando che il padre non l'avesse già promessa a qualche vecchio nobile.
Nel bosco, vicino al castello, viveva una ragazza, definita un po' strana, correva voce fosse una strega...era una povera contadina ed aveva dimestichezza con le erbe, ma Anna le era amica e le aveva insegnato a leggere e scrivere.
Tempi duri per le donne, specialmente se povere, erano considerate esseri inferiori, chiamate dalla Chiesa "Porta dell'inferno", la nascita di una bambina era considerata una disgrazia, accolte male , malnutrite e malvestite.
La vita già segnata dalla nascita, senza un'educazione culturale, trascurate e chiuse in casa, dedite solo alle cure casalinghe e alla procreazione, mandate in convento o date in sposa ad un uomo scelto dal padre, quindi dalla tutela paterna a quella del marito, generalmente in casa dei suoceri sottomesse a tutta la famiglia e spesso a sopportare le schiave e le amanti del coniuge con tanto di figli illegittimi, ma guai alle povere donne tradire....perchè l'adulterio era punito con la morte!
Questa ragazza...boscaiola , di nome Marianna, si era ribellata a tutto ciò ed aveva scelto di vivere, da sola, nel bosco.
La gente la guardava male e bisbigliava....ma a Marianna non importava, non faceva del male a nessuno, si sentiva libera e faceva diversi lavori per mantenersi, era molto brava a ricamare e i suoi lavori erano molto richiesti, così aveva conosciuto Anna ed erano diventate amiche.
La scelta di Marianna era stata coraggiosa, per il suo carattere ribelle, rischiava di essere condannata per stregoneria.
Non poteva permettersi un matrimonio perchè senza dote, altre ragazze, nella sua condizione, lavoravano come serve e sottostavano ai desideri del padrone, oppure entravano in convento, senza molta devozione, ancora peggio erano avviate alla prostituzione protetta.
Anna e Marianna, nonostante la loro differenza sociale, avevano molto in comune: erano ribelli, coraggiose e amavano la libertà. Avevano legato molto, all'insaputa del re e la regina.
La vita di Anna era un po' monotona: ricamava molte ore al giorno o leggeva ad alta voce i libri, all'epoca molto rari, l'unico svago era ascoltare i menestrelli di passaggio che raccontavano le novità e le fantasticherie di terre lontane ed irraggiungibili.
I suoi fratelli , invece, fin da piccoli, venivano addestrati all'uso delle armi, a cavalcare e alla caccia con il falco o la balestra.
Anna sognava molto, come tutte le ragazze della sua età, pensava all'amore...al famoso "principe azzurro"...ignara che il padre l'aveva già promessa ad un principe lontano e non molto...azzurro.
Un bel giorno, arrivò al castello una piccola "compagnia teatrale", composta esclusivamente da uomini, alle donne era "proibito" recitare, vi faceva parte un bel giovinetto di cui Anna s'innamorò perdutamente...ahimè.
Furono giorni spensierati e felici, lunghe cavalcate e baci rubati, intanto fervevano i preparativi per la festa e la rappresentazione teatrale, in cui il giovinetto faceva la parte di una fanciulla...mentre il suo cuore..batteva per Anna.
In quel tiepido giorno primaverile, iniziarono i festeggiamenti, erano arrivate parecchie famiglie di nobili..tra cui il futuro sposo di Anna...un uomo che lei non amava..ma che avrebbe dovuto sposare ugualmente.
Anna era disperata, nonostante l'allegria, le danze, i menestrelli, i saltimbanchi, la recita, il banchetto,
desiderava solo sparire....invece finse di divertirsi, durante la festa il padre contrattò il matrimonio, venne stabilito per il giorno del solstizio d'estate.
C'era ancora tempo...ma bisognava pensare a cosa fare per impedire questo matrimonio, nei giorni seguenti Anna andò a trovare Marianna, per cercare consiglio .
- L'unica soluzione..è la fuga! - disse Marianna - se rifiuti il matrimonio...ti spediranno in convento! -
- Ahimè...hai ragione - rispose tristemente Anna -
ma come fare?...e cosa sarà di me? -
- Senti..ho un piano: travestiti da uomo e inserisciti nella compagnia teatrale...fuggi con loro..nessuno ti troverà! - continuò Marianna.
Nei giorni seguenti misero in atto il piano e...in una notte buia e silenziosa...Anna fuggì con il suo amato e tutta la ....compagnia teatrale, così vestita nessuno l'avrebbe mai riconosciuta, com'era coraggiosa!......
Si sentiva un'eroina...rinunciava a tutto per...amore!
Quando si accorsero della sua fuga, erano già lontani, il re e la regina furibondi diedero la colpa a Marianna, l'arrestarono e imprigionarono con l'accusa di "stregoneria", ma lei non rivelò mai il piano e la fuga della principessa.
Anna seppe dell'accaduto...non avrebbe mai permesso che la sua amica venisse condannata al rogo!
Complottarono di andare a liberarla..ma l'impresa era difficile e pericolosa, ma gli attori hanno mille armi...mille trucchi.
Quattro attori del gruppo si truccarono e vestirono da frati e si diressero al castello, arrivati chiesero di vedere la condannata per confessarla, appena le guardie un po' distratte si misero a bere e mangiare, diedero un saio a Marianna che se lo infilò e fuggì con loro, con il cuore in gola scapparono inseguiti dalle guardie, riuscirono a nascondersi nel bosco e via verso la libertà.
Raggiunsero Anna e gli altri attori, fuggirono lontano, nessuno mai li trovò, ma si parlò tanto di una strana compagnia teatrale e di due attori bellissimi...quasi..femminili.
Questa è una novella ma, nel Medioevo, furono molte le donne eroiche che passarono alla storia per la loro ribellione e voglia di vivere nonostante le restrizioni, vorrei ricordare: Giovanna d'Arco, Santa Caterina da Siena, Francesca da Rimini, Eleonora d'Arborea, Teodolinda, e tante altre che hanno dato una svolta alla storia e di cui siamo fiere.
- continua -
Grazy