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Beppe Andrianò
Amministratore
Italy
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Inserito - 10/01/2004 : 12:47:37
Ciao a tutti, E' un poco di tempo che non parliamo d'amore.. una delle attività che coinvolge tutti gli esseri viventi.. Una specifica area dei viventi chiamata Umani da qualche tempo ha scoperto la possibilità di arrivare all'amore tramite l'interazione con strumenti mediati.. Dalle antiche missive d'amore vergate con penna d'oca su pergamene.. alle lettere sul diario di scuola.. e piu' recentemente alle email o alla loro versione "real time" chat.. e non dimentichiamo l'incredibile successo dei cellulari... Sms.. MMs.. gprs.. etc Per esempio sono nati da alcuni anni questi servizi di incontro tra singles o per chi cerca nuove amicizie.. Uno di questi è "Incontri by Supereva"
Incontri by Supereva
Vorrei che valutaste questo sito (e in genere questa tipologia di siti) e che ne parlassimo qui.. evidenziandone i pro ed i contro.. ovviamente come l'altro famoso meetic. loro guadagnano sul numero di messaggi e contatti che fanno scambiare.. ma danno un vantaggio reale? ne avete esperienza? Io ho usato per gioco una volta sola meetic.. e solo fino allo scadere della parte gratuita.. e' stato utile per conoscere un paio di persone simpatiche con cui mi sono scritto per un poco ma poi si e' perso lo slancio.. Molto piu' "galeotte" furono le varie chat.. ma questo sarà oggetto di successivi approfondimenti.. ciao, beppe Beppe Andrianò
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leda cossu
Senatore
Italy
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Inserito - 11/01/2004 : 07:54:34
Un bel Ristorante lungo la Riviera del Brenta, nella zona di Mira (Venezia), una sala con molti tavoli: Il clima è vivace, sguardi, chiaccherii, sorrisi, ogni tanto qualcuno prende la parola. L'incontro non ha la maestosità di un matrimonio, né il calore di un gruppo di amici, ma si parla, ci si guarda. C'è un po' di timore, quasi l'imbarazzo di una nudità. Il titolo dell'incontro è lì... manifesto: una cena per singles. Lo stato d'animo fluttua fra il pudore di scoprirsi, l'attesa trepida di un punto di incontro, un ponte da attraversare ed il timore che... anche il reale, la materializzazione di una presenza non possa dire tutto.Ma si sta bene, anche se tutto sembra correre troppo... dentro. Conoscersi, scoprirsi "vicini", anche con un decennio di differenza. Un'amicizia, è nata un'amicizia. Un po' emozionato, stranito, un pizzico di delusione, ma la sensazione che qualcosa di piacevole è accaduto. E' il racconto di un ragazzo di 25 anni a mio marito suo collega di lavoro. Ha conosciuto una 36enne ad una cena per singles... Con i giorni il racconto diventa più leggero, quasi scompare nell'aria. Ma qualcosa è avvenuto, un incontro. Una volta, succedeva al confessionale, nel sagrato della Chiesa: tu che sei sola da molti anni... tu che ancora non hai preso moglie... tu che sei troppo triste dopo la morte di tua moglie. Questi "interventi" incoraggiavano ad uscire dal ritmo di single. Gli sguardi si intrecciavano nel tempo, i corpi avevano il tempo di svelare le anime. Avvenivano in una comunità e anche se qualcuna, qualcuno puntavano l'indice... "potrebbe essere lei, lui..." avevi tempo. Una cena, è stata solo una cena sulla Riviera del Brenta. E' già qualcosa. Si può ripetere, l'ambito non è quello della vita di tutti i giorni, degli interessi comuni, del gruppo di amici che frequenti. Dove si nasconde l'anima, quel luogo dove arrivano tutte le emozioni, i sentimenti quando il suo regno, il corpo, dove tutto avviene, le dà fretta? Costretta a cogliere nello spazio di una cena le immagini che passano troppo veloci, a volte celando una realtà che ha bisogno di tempo e di altre occasioni per manifestare i colori e le sfumature. Per fortuna, nel ritmo di ogni giorno, a volte solo in un luogo di lavoro, c'è un collega... che a volte sembra sbadato, a volte truce, ma qualcosa ti dice che sa accogliere le vibrazioni troppo forti della tua anima, magari fingendo di scherzarci su, per proteggere, nascondere agli occhi degli altri colleghi un'emozione manifesta. Nascono anche così momenti di condivisione, l'attesa di un altra cena ed a volte un indice a mostrare un altro incontro possibile, altrove. Leda
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falug
admin
Italy
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Inserito - 11/01/2004 : 15:11:27
Credo che le conoscenze fatte in rete abbiano un neo di partenza: sono basate sulle parole e non sullo sguardo e sulla gestualità; mancano di chimica. Sul quadro astratto fatto di parole il cervello si costruisce una immagine della controparte che troppo spesso è basata su stereotipi, che altrettanto spesso vengono poi smentiti quando la conoscenza divemta diretta. Da qui illusioni cui seguono delusioni. Ma il problema di base è: perchè ci sono tanti single, maschi e femmine? Saluti , Falug |
leda cossu
Senatore
Italy
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Inserito - 11/01/2004 : 15:47:15
un bimbo, quando è piccolo ha bisogno di un sostegno accanto, una figura di riferimento, da imitare. Così mi disse un giorno la maestra di mio figlio. E mi parlò dei pini, delle betulle, guardali, mi disse, quando sono soli crescono storti. Da allora, quando cammino in città, in montagna... osservo e penso che aveva ragione. Si parlava di bambini. Ed i grandi?A volte sono storti anche loro, forse non hanno trovato "il pino o la betulla" giusti per loro. A volte sono belli dritti e se aguzzo lo sguardo vedo un via vai di piante accanto a loro.. di cui devono prendersi cura. A volte è vero la pianta amica non è mai... abbastanza. Nemmeno quella che ti ha messo l'anello al dito (a volte al naso). Voglia di una bellezza, idealità... della misura giusta? Uno spazio accanto troppo occupato? Troppa fretta non permette di cogliere la pianta giusta? Pigrizia, poca voglia di rischiare "grandi meraviglie"? Di mettersi in gioco, di prendere un raffreddore per uno spiffero che entra da una porta sempre socchiusa? Forse, ma uno spazio vuoto è anche destino. Una grande domanda... cosa devo mettere dentro a questo giardino vuoto? Cosa devo curare? Chi? Questa è la domanda che si sono fatta due amici, della mia età, senza figli. Un nido vuoto? No, ora no, girano come conferenzieri per tutto il Veneto (e non solo) ed attorno a loro si raccolgono genitori, insegnanti. Sono genitori... di esperienze, attorno a loro nascono e crescono spazi-gioco per bimbi, asili. "E la coppia?" ho chiesto loro. Evidentemente siamo destinati a guardarci io e lei per tutta la vita. Molto da vicino. Così mi hanno risposto. Fino a quando single? Quale strada per la coppia? Solo la vita svela questo segreto. Quando sono in compagnia? Quando ho un incontro "io-tu" che diventa così noi. Solo coppia per non essere soli? Non lo penso... il cuore è grande e ciascuno ha il suo tempo e la sua strada per riempirlo. E' sufficiente lasciare la porta socchiusa e non temere i raffreddori. Leda |
elisabetta
Senatore
Italy
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Inserito - 11/01/2004 : 17:33:21
io non sono mai entrata in una chat... scrivo solo qui su cds... e qualche volta ho provato a conoscere persone in icq... ma nel novanta per cento delle volte... è mancato quel qualcosa... lo sguardo... il guardarsi negli occhi... il sentire la voce... che fa di un nome qualcosa di più... di diverso... e non sempre quello che uno scrive corrisponde alla realtà poi... la delusione è sempre dietro l'angolo già nel mondo reale... in quello delle chat e virtuale credo sia quasi scontata...elisabetta |
anahiti
Villeggiante
Italy
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Inserito - 13/01/2004 : 00:56:06
Io credo che l'amore nato in rete sia molto più forte di qualsiasi altro, credo che sia "l'innamoramento dell'anima", così, nuda e cruda. Sono convinta che la maggior parte delle persone davanti ad uno schermo si ritrovino senza difese e mostrino la vera essenza di se stessi. Non penso sia possibile trovare una complicità simile con altri se non con amici di vecchia data, ai quali comunque manca l'elemento della "novità", dell'intrigo e della curiosità. Tuttavia sono concorde sul fatto che due persone per stare insieme necessitano di un contatto fisico, di amare lo sguardo, i gesti e tutto ciò che è la persona fisicamente, è come un rapporto a distanza, un amore non può basarsi sulla lontananza. |
consuelo
Curatore
Italy
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Inserito - 13/01/2004 : 14:26:54
Mah sono stata sempre molto scettica sugli amori nati in rete, so di tanti nati e morti nel breve periodo, spesso la causa è la lontananza, spesso è l'idealizzazione della persona che alimenta il sentimento, ma poi la vita reale è diversa da quella virtuale, in fondo dietro uno schermo non sempre siamo noi, a volte sembriamo più interessanti, accattivanti, spesso timidi risultiamo spregiudicati, una sorta di maschera che poi faccia a faccia non abbiamo più, c'è l'esaltazione della novità, la curiosità di questo nuovo tipo di esperienza, anche se oggi è abbastanza usuale.Ho avuto modo di verificare che i rapporti che si instaurano sembrano per un periodo più o meno lungo essere molto solidi e veri, ma poi gli ho visti sciogliersi come neve al sole, amicizie che sembravano consolidate finite e finiscono con la corrispondenza via rete, nessun chiarimento occhi negli occhi, beh a me questa cosa fa riflettere e quello che penso è che è molto facile fare amicizia e innamorarsi via rete ma è altrettanto facile mettere la parola fine. |
steph
Senatore
Australia
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Inserito - 13/01/2004 : 19:43:34
magari fra un bel paio di anni, avremo il telfonino come orologio da polso, e x incontrare qlc, metti le lancette al numero 9, e qst ti fa la lista di uomini disponibili a est d'italia...e te puoi conoscerli... ala fine poi avremo figli virtuali, matrimoni virtuali...ect ect... No, io sono all' "antica", preferisco conoscere le persone, ma non via chat (riguardo all'amore), la gente si diverte così tanto a prenderti in giro... e poi perchè conoscere l'amore via chat...insomma è brutto e nemmno romantico.... io preferisco conoscere le persone faccia a faccia, imparare a conoscerle, guardandoli in faccia non tramite schermo e tastiera, voglio innamorarmi di qlc che ho potuto toccare almeno le mani, non guardarlo tramite la cam. In fatto d'amicizia, non ho nulla in contrario.. i pro sono che conosci tantissima gente, di tutto il mondo. |
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