Giace nel tuo paradiso sommesso
una zona d'ombra
popolata di radure vermiglie
accarezzate da un incantesimo fatato

una rondine azzurra scompiglia
la tua glabra esistenza
e la seducente linea del piacere
in filamenti erbosi
spinti dal vento

assordanti maschere
strombazzano dove tutto è nulla
e l'effimero vive sperduto

silenzi di bugie
che tormentano le passioni
e non ci fanno oziare
ed inquietamente lambiscono
i dolori degli assenti

silenzio della solitudine
forma estrema di vita

silenzio dei computer
che tuonano forti
da sembrare vivi.

Francesco
Milano, mar13gen04