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falug
admin
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Inserito - 15/01/2004 : 21:13:30
Spesso si legge o si sente dire: "Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce". Raramente ho letto o sentito dire: "La ragione ha le sue ragioni, che il cuore non conosce". Eppure credo che sia quest'ultima la realtà più frequente.
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n/a
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Inserito - 17/01/2004 : 15:04:12
Dovremo prima precisare che non è il cuore ad avere ragioni, ma è l'anima o spirito che dir si voglia. In effetti è l'anima a provare sensazioni e non il cuore il quale è solo una pompa del sangue e tale cultura circa un cuore che ha sentimenti ci viene dalla cultura greca che credeva il cuore come sede dell'anima. Detto questo ti cito un passo di Pascal: "Noi conosciamo la verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore. I princìpi si sentono, le proposizioni si dimostrano, e il tutto con certezza, sebbene per differenti vie. Ed è altrettanto inutile e ridicolo che la ragione domandi al cuore prove dei suoi primi princìpi, per darvi il proprio consenso, quanto sarebbe ridicolo che il cuore chiedesse alla ragione un sentimento di tutte le proposizioni che essa dimostra, per indursi ad accettarle. Questa impotenza deve, dunque, servire solamente a umiliare la ragione, che vorrebbe tutto giudicare, e non a impugnare la nostra certezza, come se solo la ragione fosse capace d’istruirci. Piacesse a Dio che, all’opposto, non ne avessimo mai bisogno e conoscessimo ogni cosa per istinto e per sentimento! Ma la natura ci ha ricusato un tal dono; essa, per contro, ci ha dato solo pochissime cognizioni di questa specie; tutte le altre si possono acquistare solo per mezzo del ragionamento. Ecco perché coloro ai quali Dio ha dato la religione per sentimento del cuore sono ben fortunati e ben legittimamente persuasi. Ma a coloro che non l’hanno, noi possiamo darla solo per mezzo del ragionamento, in attesa che Dio la doni loro per sentimento del cuore: senza di che la fede è puramente umana, e inutile per la salvezza." (B. Pascal, Pensieri,)In effetti l'uomo ha tre vie per la conoscenza. Le prime due sono basate su concetti di tipo finito, matematico e sensibile. Tali due vie sono la ragione e l'intuito, intendendo con l'intuito quella facoltà di percepire una verità senza preventiva dimostrazione, ma come frutto di una naturale conseguenza del bagaglio conoscitivo già in nostro possesso. La terza via è quella dell'illuminazione ed è una conoscenza che non viene dal nostro interno e dalle nostre conoscenze acquisite, ma da suggerimento esterno direttamente come sensazione percepibile grazie all'anima che trasferisce tale sensazione all'intelletto che la rielabora secondo i suoi meccanismi e la rende intellegibile anche ad altri. Tale rielaborazione ha, cmq, un valore cognitivo inferiore a quello che ha l'illuminazione percepita dallo spirito. Azar Quindi, l'anima
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falug
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Inserito - 17/01/2004 : 16:33:59
Apprezzo la tua replica, davvero approfondita e puntuale. E poi Pascal lo ritengo uno dei pochi veri geni del pensiero. Senza scomodare un fattore "anima", che presuppone cmq una fede, religiosa o meno, su una nostra natura sopranaturale, ritengo che nelle frasi suddette con "cuore" possa riconoscersi la nostra natura umana di livello superiore a quella degli altri esseri viventi (almeno così di solito pensiamo che sia) che talvolta riesce ad agire anche contro la "ragione", col quale termine si può riconoscere la nostra natura animale, istintiva, che poi è, a mio parere, quella che ci guida inconsciamente nella maggior parte delle nostre azioni. Se poi la forza del "cuore" si sia in noi sviluppata per l'accrescersi di una maggiore complessità fisico-chimica della nostra struttura cerebrale, o se invece sia la manifestazione dell'anima, questo proprio non lo so. Falug |
anahiti
Villeggiante
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Inserito - 18/01/2004 : 17:58:16
Hai mai pensato che ciò che la ragione ti conduce a fare non ha mai lo stesso effetto di ciò che arrivi a fare seguendo il cuore? Sta a te decidere che felicità vivere, sono due diverse realtà, non credi?
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falug
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Inserito - 18/01/2004 : 20:40:39
quote:
Hai mai pensato che ciò che la ragione ti conduce a fare non ha mai lo stesso effetto di ciò che arrivi a fare seguendo il cuore? Sta a te decidere che felicità vivere, sono due diverse realtà, non credi?
certo, posono essere due realtà diverse, ma non è detto che quella che realizza il cuore sia la migliore. Il cuore sa anche odiare molto intensamente. Falug |
WhiteWolf
Emerito
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Inserito - 19/01/2004 : 11:52:43
Noi siamo fatti di mente e cuore, di anima e corpo: è la nostra natura. Non credo che ignorare ciò che dice il cuore o ciò che dice la mente possa dare una risposta equilibrata. Penso piuttosto che bisogna ascoltare entrambe e fare una sintesi di quanto dicono, quando questo è possibile. |
anahiti
Villeggiante
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Inserito - 20/01/2004 : 16:54:39
io, per la mia esperienza, ritengo soltanto che le decisioni dettate dal cuore abbiano una sensibilità maggiore rispetto alle altre (non che siano migliori!), tutto ciò che realizziamo, decidiamo, poniamo in essere col sentimento è emozionalmente amplificato, in bene o in male (in amore o in odio), ma come diceva giustamente Whitewolf siamo una cosa sola, è necessario ponderare le decisioni, coniare scelte che tra ragione e cuore portino ad un equilibrio che ci faccia star bene, che migliori la nostra condizione. Riferendomi poi alla tua frase iniziale è da puntualizzare che il cuore ha una carica impulsiva maggiore di tutto il resto ed è per questo che spesso le azioni fatte in suo nome vengono giustificate, perchè incontrollabili!Anahiti |
Roberto Mahlab
Amministratore
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Inserito - 20/01/2004 : 18:46:36
La questione della scelta tra ragione e cuore e' stata oggi dibattuta alla riunione del martedi' pomeriggio della giunta golpista dell'isola, presenti : uno, votanti : uno, maggioranza per raggiungere una decisione vincolante per tutto il popolo dell'isola : uno.L'analogia e' ovvia, i cioccolatini. Di fronte mi si para un cioccolatino da latte e nocciola ricoperto, di miele e nougat ripieno, di crema e vaniglia scagliato. Il cuore mi sussurra : "mangialo, mangialo, mangialo!" La ragione mi consiglia : "mangialo, mangialo, mangialo!" A questo punto devo decidere tra due opposti, lo mangio come l'inquieto cuore sussuro' o lo mangio come la prudente ragione consiglio'? "Gnam", disse la bocca, e di sasso cuore e ragione lascio'. Amici, se io incontro Julia Roberts, che e' la donna a me e' destinata, cuore e ragione non hanno posto, e' il destino, la scelta, lo zenith, il mio Bachert, la meta e la meta', l'obiettivo, il fine ultimo. Quindi a differenza degli altri esseri umani, io non mi pongo la questione se devo seguire il cuore o se devo seguire la ragione, io mi dico :"ragazzi, a me Julia piace perche' e' dolce, ironica e perche' sara' una brava mamma per i miei bimbi cosi' come io saro' un bravo papa' per gli stessi bimbi". E dalla carrozzina saltarono su le due tenere testoline di Cocco & Drilly, espressioni angeliche e fauci fameliche. "Che tesori, non piangono mai prima dei pasti". Ricordate perche' la bellissima Jessica scelse il tenero e non appariscente Roger Rabbit? Perche' la faceva ridere. La vita non e' una telenovela, ma un bel cartone animato, con simpatici e umili personaggi che non prevaricano la strada di chi hanno o vorrebbero avere a fianco, il cammino sereno e' parallelo seppur vicino, parola di...
Concerto... the musical
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