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 4 Favole e Racconti / Tales - Galleria artistica
 UN LAGO PACIFISTA
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zanin roberto
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Inserito - 20/01/2004 :  23:53:31  Mostra Profilo Invia un Messaggio Privato a zanin roberto
UN LAGO PACIFISTA

-" Sapete, io sono un lago, già solo una pozza d'acqua che madre terra ha voluto formare in uno di quei periodi arcaici, in cui quell'animale bipede chiamato uomo, ancora non rovinava la natura!
Sono un bacino imbrifero di origine alluvionale che tiene strette le sue scarse acque, si lo so, ho appena sette metri di profondità ma punto tutto sulla qualità, io!
I miei 54 chilometri di perimetro sono uno spettacolo di dolci colline dorate dal grano e intarsiate di ulivi, chiazzato l'orizzonte di gialli girasoli, risplendo di anse a canneti, dove anguille e pesci vari si insabbiano a solleticarmi la pelle.
Mi chiamano Trasimeno, ma io sono orgoglioso quando mi appostrofano come il lago di Perugia, un vezzo che non ho mai perso!
Oh...dalle rive di Passignano e di Castiglione puoi svagarti raggiungendo il mio cuore, dove l'isola Maggiore pulsa di serena amenità o nell'Isola Minore e di Polvese animate da fauna libera e selvaggia, punteggiate da ginestre esplose al colore.
Io sopporto con fastidio quei legni che usano motori rumorosi e dalla linfa maleodorante, preferivo quel bel esordio, in cui l'uomo si accontentava di infilarmi pali nelle limacciose rive e costruiva le sue dimore rialzate, ero orgoglioso di servire a loro come protezione ai predatori.
Eh...si, che silenzio....il mio sciacquio leggero, poteva alternarsi al soffio della brezza, al canto discreto degli uccelli, sorridendo al goffo tentativo dell'uomo primitivo di emettere suoni armonici.
Ma poi....iniziò la sua poderosa conquista, inevitabile ma a volte inguardabile. Cosa dico?
Bè...vedete ...c'è un sogno che io faccio spesso, soprattutto quando nelle notti nebbiose e fredde di inverni inclementi, mi appisolo e nella pace della calma piatta delle mie acque si riflette un incubo, uno strazio immane che non mi da tregua, vaga in un'eco sordo che fatica a spegnersi.
Inizia sempre con un tintinnio metallico lontano, insistito, la frequenza aumenta, le scintille degli scontri si susseguono e vengono soffocate da grida strazianti. Sento nitido il galoppo di cavalli lanciati con veemenza, lo schianto improvviso, il sibilo di dardi e frecce e lance...oh...pere tutte le burrasche marine, io non voglio ricordare!
Perchè, perchè tutto questo orrore?
Tra la nebbia, le sagome indefinite si muovono e io non vedo, non so poi quei lamenti...la morte avvolge tutta la sponda nord del mio perimetro.
Il rosso del sangue sporca le mie acque pure di olla, soldati zavorrati dalla pesante armatura metallica affondano nel mio letto e io...non posso far scendere il livello, affogano e si perdono nel fondo.
Io sono un pacifista!...per mia caratteristica, no, non ci sono burrasche nel mio lago, ne alluvioni, sono un pacifico specchio d'acqua calmo e serafico, ...si, lo ammetto, in gioventù qualche disastro l'ho fatto, ma giuro era solo immaturità climatica!
Sapete questo incubo mi perseguita da tanti secoli, non so ancora se è solo una mia fobia o una triste verità!"-
Il 22 giugno del 217 a.c. i cartaginesi del grande condottiero Annibale sconfissero in battaglia, sulle rive del lago Trasimeno, in località Tuoro, i romani del console Flaminio.
La trappola preparata dal punico fu una scaltrezza geniale che ebbe il risultato di annientare l'esercito del console Flaminio, 15.000 soldati romani diedero la vita per ostacolare l'invasore che si dirigeva a Roma.
Ancor oggi le località intorno a Tuoro sul lago, hanno sinistri toponimi, Ossaia e Sanguinetto e Malpasso, ne sono un esempio.
Ma al lago Trasimeno, incastonato nelle incantate colline umbre, non facciamo nessun rimprovero, certo il suo nome si è legato indissolubilmente al fatto storico ma non ne sbiadisce la bellezza, solo l'uomo può riflettere sul suo passato e farne tesoro.
Ecco, ora il sole innonda il lago Trasimeno e le sue onde ritornano a fraseggiare tra le canne, brontolando ma in cuor suo gioiendo d'esistere.

di Zanin Roberto

   
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