Renato Attolini
Senatore
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Inserito - 27/01/2004 : 23:15:29
Oggi era il giorno della memoria. Sul tram che mi portava a casa, due ragazzine scimmiottavano la lezione che gli avevano insegnato a scuola su questa fatidica data, alla stregua di un teorema di Pitagora o di un’equazione a quattro incognite, parlandone con lo stesso entusiasmo. Alla sera accendo la televisione e non potendo vedere “Il segreto di Thomas” giacché Canale 5 è fuori uso mi collego alla “Partita della Memoria”. Che tristezza! Mai visto l’Olimpico con gli spalti così deserti. Altre iniziative benefiche pubblicizzate come “Derby del cuore” avevano visto ben altra partecipazione. E’ riduttivo dare la colpa al freddo, al fatto che le due squadre avevano nomi che non ricordavano squadre famose e pertanto poco attrattive. Forse è esagerato parlare apertamente d’antisemitismo ma è indubbio che questo stato d’animo se non reale e consolidato è comunque latente, come dimostrano certi sondaggi che se anche male impostati (volutamente?) danno un segnale alquanto inquietante. E’ indubbio che esiste quantomeno una sorta d’indifferenza o in alternativa un compatimento paternalistico verso non degli uomini con un’identità culturale e religiosa diversa dalla nostra, ma verso “quei poveri ebrei” o appartenenti alla “razza ebraica” come una sedicente attrice pseudo comica starnazzava recentemente dagli schermi televisivi. E’ altrettanto indubbio che nella nostra Italia (la mia patria che comunque amo tanto) è presente parallelamente il germe del razzismo verso altri esseri umani considerati “diversi” ed io me n’accorgo spesso e volentieri sulla mia pelle in quanto la mia partner è sudamericana. Abbiamo criticato tanto gli Stati Uniti per l’avversione ai negri, ma quando gli abbiamo avuti in casa non ci siamo comportati diversamente. Si confonde ancora oggi l’anti-razzismo con l’accondiscendenza totale anche in caso di comportamenti sbagliati, censurabili e pertanto punibili. Voglio concludere al proposito con la frase di Paolo Villaggio in un film del 1974 “Vado, sistemo l’America e torno” quando un cestista di colore litigando con lui gli disse. “Tu ce l’hai con me perché sono negro!” e Villaggio di rimando: “No! Ce l’ho con te perché sei str….!”
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