elle.emme
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Italy
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Inserito - 28/01/2004 : 18:07:39
Una tipica e succulenta ricetta siciliana suggerita dal famoso commissario Salvo Montalbano celebre per le avventure poliziesche e noto buongustaio. Fu una mezza tragedia quando chiusero il ristorante dove abitualmente pranzava e un'ardua impresa trovarne uno all’altezza del San Calogero. Alla fine per caso, durante un’inchiesta, ne scovò uno che gli fece tornare "gana di vivere" (voglia). Talvolta però, specialmente di sera, può degustare alcune pietanzine cucinate dalla sua fedele “cammarera” Adelina. Ve ne proponiamo una così come per mano del suo padre putativo Andrea Camilleri, la spiega ai lettori dalle pagine de: “Gli Arancini di Montalbano” Arancini di MontalbanoIl giorno avanti si fa un aggrassato di vitellone e di maiale in parti uguali che deve còciri a foco lentissimo per ore e ore con cipolla, pummadoro, sedano, prezzemolo e basilico. Il giorno appresso si pripara un risotto, quello che chiamano alla milanìsa, (senza zaffirano, pi carità!), lo si versa sopra a una tavola, ci si impastano le ova e lo si fa rifriddàre. Intanto si còcino i pisellini, si fa una besciamella, si riducono a pezzettini 'na poco di fette di salame e si fa tutta una composta con la carne aggrassata, triturata a mano con la mezzaluna (nenti frullatore, pi carità di Dio!). Il suco della carne s'ammisca col risotto. A questo punto si piglia tanticchia di risotto, s'assistema nel palmo d'una mano fatta a conca, ci si mette dentro quanto un cucchiaio di composta e si copre con dell'altro riso a formare una bella palla. Ogni palla la si fa rotolare nella farina, poi si passa nel bianco d'ovo e nel pane grattato. Doppo, tutti gli arancini s'infilano in una padeddra d'oglio bollente e si fanno friggere fino a quando pigliano un colore d'oro vecchio. Si lasciano scolare sulla carta. E alla fine, ringraziannu u Signiruzzu, si mangiano! (tratta da Gli Arancini di Montalbano Ediz. Mondadori) elle.emme the original
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