Quante volte mi addormentavo dicendo buona notte papà,
stringendo il cuscino, assetata di coccole, nel silenzio tetro della camerata,
ed entravo cosi nei sogni senza accorgermi, nei passi tuoi,
nella tua breve vita accanto a me donandomi tutto ciò che potevi….
Ma quanto avrei voluto ancora imparare da te se l’angelo nero non fosse arrivato tra noi.

Anche dopo, ti ho portato con me nei sogni. Non passa una sera che non dica "ciao papà",
a volte nel dormiveglia ti vedo ai piedi del letto mentre mi guardi dormire,
eppure sento tanto la tua mancanza, i tuoi giochi con me, le tue coccole…… quante volte le cerco.
Come all’ora vivi accanto a me, nel cuore, da dove nessuno ti può portare via.
Allora avrei avuto bisogno dei tuoi incoraggiamenti, come ne ho bisogno ora,
che mi facilitassero il cammino, ma la tua sofferenza, la stanchezza di una vita fatta di sacrifici,
non mi permettevano di chiederti di più di quello che il tuo cuore amoroso di padre mi dava.

Ti sento accanto come un angelo che ancora tiene la mia mano e ti prendi cura di me.
Mi confido con te, sia che nel mio cuore alberghino gioie, sia che lo affannino i dolori.
Oggi ho cercato di regalarti qualcosa, ma non so se sono riuscita. Io vi ho messo l’anima
per farti sapere quanto ti voglio bene, anche se è passato un quarto si secolo da quel giorno
che un angelo nero ti portò via.
Ciao papà, un bacio dalla tua piccola.