Giochi stimolanti che permettono
ai bambini di comunicare, di socializzare
coi compagni

PRIMO GIOCO

LA BELLA LAVANDERINA

Partecipanti: numero indefinito di maschi e femmine
Campo di gioco: spazio aperto

Una bambina prescelta dai compagni prende
il posto all'interno del cerchio formato dagli
altri bambini, mimando con i gesti il mestiere
delle lavandaie. In coro i bambini l'accompagnano
nei suoi movimenti e cantano questa canzoncina:

Alla fine della canzoncina, la lavanderina
sceglie un bambino a cui dare una bacio
(le bambine scelgono sempre un maschietto).
Il prescelto o la prescelta diventa la
nuova lavanderina.

Ecco il più famoso dei giochi da fare in strada o in cortile.
E' amato molto dalle bambine, ma i ragazzini non lo disdegnano. Non è un gioco da scatenarsi.
Ci sono numerose varianti.
Sul libro dei giochi edito dall'UNICEF vengono fotografati bambini dall'Africa che tracciano per terra la casa, completa di cielo e terra.
Recentemente ho visto i segni col gessetto nella piazza di un paesino. Là erano passati i bambini.Bambini che si tramandano da una generazione all'altra certe metodiche di gioco indipendentemente dall'insegnamento degli adulti.
Qui di seguito vi mostro due schemi di gioco.

Ogni giocatore possiede la sua piastrella . La getta a turno nella casa n. 1 e salta con un piede nelle caselle sucessive stando attendo a non calpestare i segni del contorno.
Quando arriva alla casa CIELO appoggia i due piedi a terra , con un salto fa mezzo giro su stesso e fa il percorso inverso. Arrivato alla casa TERRA lancia la piastrella sulla casa due. Bisogna riordare che non si deve mai entrare nella casa occupata dalla casella.
Ad ogni passo ho sentito pronunciare: Am Salam.
Quando si sbaglia bisogna cedere il posto e tornare da capo. Vince il primo che finisce il giro.
di
Elena
Fiorentini

di
Elena Fiorentini

Un sacchettino di biglie colorate,fatte di coccio dipinte, poi di vetro trasparente con venature di varie colori. Ora se ne trovano in commercio bellissime , di vetro con colori uniformi in modo che durante le partite si possono riconoscere bene.

Una spiaggia sabbiosa è adattissima per il gioco del Giro d'Italia.

I due fratellini, Mirco e Marco,hanno terminato di nuotare e si accingono a fare il Giro d'Italia.

- Vuoi giocare?- chiede Mirco ad un bimbo molto piccolo
- Sììì
- Allora collabora per la pista
- Va bene, cosa devo fare?

Gigi siede a terra, Mirco lo prende per le gambe e lo trascina nella soffice sabbia fino a compiere un otto.

La pista è pronta. Si rinforzano le sponde con un po' di acqua,si fa il tragauardo d'arrivo in cima ad un monte di sabbia ben compatta
Poi si passa a disegnare il traguardo finale, le biglie in ordine di partenza e un'ora scivola via tranquilla sotto il sole.

Il gioco della pètanque è giocato un po' ovunque per le strade, nelle piazze, nei parchi pubblici, sulle spiagge da uomini , donne e bambini sulla Costa Azzurra,in Francia e immagino anche in altre località con il bel tempo.
In Italia è più che altro gioco da spiaggia.Le boccette sono più leggere delle bocce tradizionali e i colori vivaci le rendono molto piacevoli alla vista e rintraciabili fcilmente nella sabbia dorata.
Quando sono state lanciate tutte le bocce bisogna valutare chi si è avvincinato di più al boccino nero.

In cortile o ai giardinetti ci si prepara a giochi all'aperto vecchi e nuovi .
Tra i più antichi:

- la lippa
- a rialzo
- un, due, tre... stellaaa!
- l'acchiapparello

A Milano quest'ultimo viene detto anche "Ce l'hai" , espressione niente affatto carina, che sostituisce l'orribile espressione, però guizzante ed efficace:

Te-ghe-le oppure Ti-ghe-le, che si traduce appunto con "Tu ce l'hai" , sei stato preso.

Questo gioco, come "A rialzo" ,quando è possibile avere dei rialzi, gradini o marciapiedi, si gioca con un bambino contro una squadra.
Quando il bambino inseguito grida "a rialzo" deve salire su di un gradino , in questo modo non può essere preso e stare sotto.

Ecco invece la foto di una modernissima applicazione del gioco del mondo, dal sito della scuola di Firenze di cui mi occupai parlando di Pippi e Nils.