Tu sei la pastasciutta al dente con sugo di mammà che ho mangiato da solo a pranzo,
Tu sei il giornale che stamattina mi è mancato e che vorrei leggere e commentare con te,
Tu sei il prossimo libro che divorerò e che vorrei scegliere pensandoti,
Tu sei la musica che metterò su quel compact che stenta ad accettare chi non è originale, come te.
Tu sei le foto che ho deciso di incorniciare in quel quadretto dove sembrerai semplice comparsa,
Tu sei la poltrona mosciona su cui mi sdraio e mi sdraierò a fumare una sigaretta per rilassarmi.
Tu sei la disposizione di alcuni quadri, di alcuni oggetti, che ho scelto come se tu mi osservassi.
Tu sei la tendina della doccia che devo cambiare e le sedie che porterò ad impagliare. Per te.
Tu sei la sola che vorrei invitare veramente e l’ultima che varcherà la mia soglia.
Tu sei l’unica che bramerei cingere tra le mie braccia durante le notti nella “nostra” soffitta.
Tu sei l’indiscussa padrona di quelle notti, l’imbattibile musa ispiratrice delle mie gesta.
Tu sei il sogno di chi non si confonde con la cruda realtà, perché non ne fai parte ancora.
Tu sei la realtà di chi avrà la fortuna di averti accanto, e si accorgerà ben presto della tua magia.
Tu sei l’acqua che scorrerà dai rubinetti di quella soffitta, la luce sprigionata dai suoi mille faretti.
Tu sei il gas che mi darà calore e che se solo volesse potrebbe farmi saltare in aria con un clic.
Tu sei le pareti della mia dolce dimora, tu sei il tetto, tu sei l’intero arredamento che ti aspetta.
Tu sei mia, e quando i nostri occhi si incontreranno per la prima volta, lo saprai già perfettamente.
Tu sei chi mi starà vicino aldilà dello spazio e del tempo.
Tu sei il mio ed il tuo futuro.
Tu sei i nostri figli e la regina incontrastata del nostro prossimo focolare domestico.
Tu sei la sola stella che riuscirà a notare l’incredibile gioco di colori delle nostre anime insieme.
Tu sei l’amore che ho bramato e non sono mai stato pronto a recepire.
Ecco perché TU SEI. Per me.