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...RASSEGNAZIONE
Come da risacca
di tempesta che infuria
che scoglio travolge senza posa
così da tue incapaci parole
pur senza intenderne senso
sento l’orecchio offeso
e cosa m’hai detto
più non rammento
vedendo solo labbra tirate
muoversi di parola in parola
ma del senso
ne nota ne eco io sento
Un sogno ci univa
più di ogni catena o impegno
ma oggi guardando indietro
vedo solo grigie nebbie
che realtà offuscano
e nostro amore agonizzante
sull’asfalto
dei giorni ormai andati
travolto e sanguinante.
Quale domani senza te
a quest’età bastarda
che ripresa ormai
più non consente?
E rabbia e memorie
s’alternano
a massacrare la mente
mentre con astiosa movenza
di generose forme
mostri l’opulenza
in questa gabbia mortale
da infrangere per fuga
e giungere presto
a nuovo natale.
… ma quale domani?
Troppo tardi!
Così cicaleccio arido
ritorna a far da contorno
alle tue irose parole
che come risacca di tempesta
tornano a massacrare lo scoglio
ancora e ancora e ancora e ancora.
yama
Vento