Le vicende della storia iniziano dal 1940 e si susseguono per trent'anni, da Mussolini al terrorismo, narrando la storia di una famiglia piemontese, proprietari di una fabbrica di elettrodomestici, gli industriali Castelli.

La regia è di Antonello Grimaldi che ha firmato anche "Distretto di polizia 2", la sceneggiatura è di Piero Bodrato (lo stesso di "Elisa").

Le riprese sono state girate in 48 diverse località piemontesi, le musiche sono di Andrea Guerra.

Hanno chiesto al regista se può assomigliare a "La meglio gioventù", ed ha risposto:- In parte, potrebbe essere una versione nazionalpopolare di quel film, perchè in primo piano ci sono le vicende private, ma il periodo è diverso, e poi nella nostra storia, l'emancipazione della donna è una struttura portante.
La figura della protagonista, che incontra molte resistenze prima di entrare nel mondo del lavoro, importante il confronto con la figlia Emma, dalla sesta puntata in poi, per la quale il lavoro sarà un fatto acquisito e controverso.- continua dicendo che:- Con il produttore Angelo Rizzoli, abbiamo usato mezzi e troupe del cinema, questo è il segreto per un buon film tv, come hanno fatto Monicelli e Dino Risi.-

Le prime due puntate domenica prossima e lunedi, su canale 5, in prima serata:

Inizia la storia nel 1940 a Torino, Claudia Castelli (Anna Valle) è innamorata di un operaio della fabbrica del padre, Gianni (Paolo Seganti). Questo crea scontento in casa, intanto l'Italia entra in guerra e il padre di Claudia, Edoardo Castelli (Arnaldo Ninchi), fa in modo che il giovane vada al fronte.

Durante il conflitto, Claudia conosce Sergio (Alessandro Gassman), figlio di ricchi imprenditori, è l'uomo giusto per salvare l'azienda paterna, così Claudia accetta di sposarlo.

Gli anni di matrimonio non sono felici, siamo nel 1948 e l'Italia è agitata dal confronto elettorale, Claudia scopre di essere incinta.

Dopo l'attentato a Togliatti la fabbrica dei Castelli viene occupata e il padre sequestrato, Sergio si offrirà al suo posto.

Altri personaggi famosi sono Ugo Conti ed Eliana Miglio, che rappresentano i coniugi Serravalle, i loro personaggi sono ispirati ad un fatto di cronaca nera: l'omicidio Bellentani, nel settembre del '48, in cui la donna, sposata, s'innamora di un altro uomo e ucciderà l'amante.

Tutto presuppone al successo, che il Piemonte porti fortuna anche a questo film?

Comunque le puntate sono spostate a mercoledì prossimo, domenica ci sarà il film "Il Papa buono".

Ritornando alla storia, mi fa venire in mente il film "Via col vento", dove Rossella si struggeva d'amore per un uomo che non l'amava e non degnava il marito che avrebbe fatto tutto per lei.

Anche Claudia (Anna Valle) è innamorata di Gianni, come lei è sensibile, un artista, sta scrivendo il loro romanzo d'amore, mentre lei dipinge. Invece il marito Sergio (Alessandro Gassman) è completamente diverso e non la comprende ma l'ama molto.

Nelle prossime puntate entreremo negli anni '50 e '60:

Claudia vorrebbe aprire un reparto di design nella fabbrica e dirigerlo, ma il marito si rifiuta, anche l'educazione da impartire alla figlia è motivo di conflitto.

Il rapporto matrimoniale peggiora, la figlia Emma (Martina Stella) è testimone delle loro continue liti e si fa consolare da Carlo (Rinaldo Rocco), innamorato di lei.

Mentre Claudia pensa sempre a Gianni, anche il marito ha un'amante.

Ma come procedono le vicende di Claudia?

Dopo avere scoperto che Gianni è sposato ed ha un figlio, lo lascia e cerca di riavvicinarsi al marito anche se questi ha un amante, una prostituta, di cui non è innamorato.

Nel frattempo, il padre di Claudia muore, lei si sente sempre più triste e delusa, anche se lavora in fabbrica con il marito, non si sente apprezzata nel suo lavoro.

Incontra una compagna di scuola, Milla, che ha un piccolo laboratorio di sartoria e con lei decide di aprire un atelier di alta moda e raggiunge un grande successo.

Un giorno all'atelier si presenta Gianni, presentandosi come agente pubblicitario, è sempre innamorato di lei e vorrebbe riprendere il rapporto ma Claudia non lo vuole più rivedere, ma l'uomo insiste, e, mentre cerca di baciarla, la figlia, Emma, li vede e fugge in strada venendo travolta da un'auto.

Dopo questo fatto grave, il marito e la figlia non la vogliono più rivedere e Claudia è costretta ad andarsene di casa.

Questa separazione influisce molto su Emma che cresce con un carattere ribelle, passano diversi anni, ci avviciniamo agli anni '70, frequentando l'Università s'innamora di un compagno contestatore.

In occasione dei funerali di Mario, il giardinere, sembra che la famiglia si riavvicini.

Continuano le vicende di Claudia che, finalmente si rappacifica con la figlia.

Nonostante questo, il clima in famiglia, non è dei migliori, Emma frequenta Eugenio, un ragazzo ribelle, conosciuto all'università, non sapendo che è il figlio del vecchio amore della madre, Gianni, l'uomo che le ha rovinato la famiglia.

Intanto, anche Sergio ha un'amante, la segretaria, assunta da poco in Ditta.

Gianni, da poco tornato in città, cerca di rivedere il figlio, ma il ragazzo prova solo rancore verso quest'uomo che l'ha abbandonato quando era solo un bambino.

Per una serie di combinazioni Emma incontra Gianni, che fa l'agente pubblicitario, in cerca di modelle per spot pubblicitari, quando scopre che è proprio lui, cerca di sedurlo, per vendicarsi della madre, ma vengono scoperti da Eugenio che, sconvolto, scappa e torna a casa rivelando tutto alla madre.

Anche Gianni è sconvolto, ma, tornato a casa, c'è qualcuno ad attenderlo che gli spara.

Gianni muore e viene accusata Emma che finisce in carcere e tenta il suicidio, Claudia si accusa, per liberare la figlia, viene quindi arrestata.

Colpo di scena: al processo, la madre di Eugenio, confessa che è stata lei ad uccidere il marito, perchè odiava quell'uomo che le aveva rovinato la vita e adesso stava facendo soffrire anche il figlio.

Dopo queste tragiche vicende, sembra che vi sia un po' di pace in famiglia, Emma festeggia la laurea e il padre le propone di lavorare in Ditta come curatrice della pubblicità.

Sergio è sempre innamorato della moglie, nonostante Silvana, la segretaria e amante, aspetti un figlio da lui che decide, quindi, di abortire.

Ma una nuova tragedia incombe: Emma viene rapita e portata in un casolare abbandonato, in campagna.

Domani sera l'ultima puntata, vede il riepilogo delle vicende di Claudia e famiglia.

Siamo nel 1973, anni di conflitti, lotte operaie, rapimenti, terrorismo, chi non se li ricorda?

Questo rapimento di Emma, nel film, mi ha fatto pensare a quello reale, capitato al figlio del proprietario del palazzo, dove abitavo con i miei genitori, proprio in quel periodo, in cui è stato costretto a vendere tutti gli alloggi, per recuperare i soldi del riscatto, momenti terribili, come nel film, per i genitori, per Emma, che viene ceduta ad un'altra banda e chiesto un ulteriore riscatto, più consistente.

Intanto, Claudia, con l'aiuto di Carlo, l'avvocato, innamorato di Emma, recupera delle foto scattate dalla figlia, in cui si vede un dipendente di fiducia, dell'ufficio della Ditta del marito, che litiga con un malvivente, noto alla polizia.

Naturalmente è la spia che ha informato i rapitori della figlia ma è troppo tardi, viene trovato morto.

Sergio è costretto a vendere i terreni per recuperare il riscatto, quindi paga e la figlia viene finalmente liberata.

Altri guai sono in vista: alla Caslam gli operai sono in fermento e di notte vengono piazzate delle bombe, nell'esplosione Sergio resta ferito e ricoverato in ospedale, quindi Claudia si ritrova alla guida dell'azienda che rischia il fallimento.

La donna è pronta a tutto pur di salvarla, anche a sacrificare il suo atelier, dopo tanti anni ha capito che il suo unico amore è il marito.

Intanto torna alla ribalta il vecchio amore di Emma, Eugenio, che ora fa il giornalista, ma Carlo ha già chiesto alla ragazza di sposarlo.

Comunque, dopo tante traversie, finalmente la famiglia si riunirà.