massimo
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 Inserito - 09/03/2004 : 23:23:08
Vorrei poterti crocifiggere alla bianca parete del mio studio, affumata da mille sigarette notturne, delicatamente inchiodarti tra un quadro e la foto ricordo di un viso di anonima ragazza.
Vorrei rinserrare le tue ora inutili labbra, con una croce di nastro adesivo impedita finalmente a spararmi con parole feroci.
Vorrei fissare il tuo sguardo con spilli acuminati, costringerti a guardare lo spazio in cui vivo.
Potrei allora mostrarti i mattoni, da te pazientemente uno ad uno scalzati, dai miei fantasiosi castelli, dalle mie strane città, sogni infranti e disordinatamente ammucchiati in quell’angolo buio.
Potresti vedere le navi, le loro stive ripiene delle mie insolite fantasie, naufragarsi nei mari della tua amarezza, della tua indifferenza.
Potrei forse aprirmi il torace, con due colpi di pennello, o un tratto di penna, per estrarre un cuore poco sanguinante, palpitante ancora meno.
Potremmo farne brandelli e pezzetti, arrostirlo a spiedini, sul fuoco morente del nostro ridicolo amore.
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