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Elena Fiorentini
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Inserito - 14/03/2004 : 22:51:14
Il grande compositore tedesco Johannes Brahms nacque ad Amburgo nel 1833 e morì a Vienna nel 1897.Fu pianista e compositore. Storia delle DanzeOgni anno il compositore si produceva in un recital per fare conoscere le sue nuove composizioni. Le danze ungheresi, le Ungariche tanze vennero scritte nell’arco di 17 anni dal 1952 al 1869. Nel 1969 in occasione del recital in duo pianistico con la grande pianista Clara Wieck Schumann, la più grande pianista del secolo , moglie di Robert e divulgatrice delle sue musiche, pubblicò i primi due dei quattro quaderni delle Danze per l’editore Simroc, di Bonn. Gli ultimi due quaderni furono pubblicati a Berlino nel 1880. Le danze Ungheresi n. 1,3,10 furono anche trascritte per orchestra. Si noti che alcune di queste danze sono in assoluto le composizioni più eseguite dalle orchestre di musica leggera di tutto il mondo.
I valzer 0p. 39Per duo pianistico Brahms compose anche un gruppo di valzer, l’opera 39, del 1865 dedicati ad Eduar Hanslick, l’autore del Bello in musica, il geniale manifesto che tratta dell’estetica musicale classica e romantica . Un gruppo di miniature in tempo di valzer, di fattura perfetta, di deliziosa cantabilità, arte somma Il mio programmaTre danze ungheresi e i valzer, completano la prima parte del programma che ha inizio con tre leggende di Antonin Dvorak nel concerto in duo pianistico, duo Emma Toppi- Elena Fiorentini, che terrò la prossima settimana il 20 marzo alle ore 2100 a Lainate presso la chiesa della Madonna di via Litta.
Elena Fiorentini Edited by - Elena Fiorentini on 22/06/2004 14:46:23
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Elena Fiorentini
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Inserito - 19/03/2004 : 00:25:01
L'interpretazioneA Milano esisteva un ristorante ungherese a porta Venezia dove ci si poteva inebriare di vino bianco della pianura magyara o delle colline del lago Balaton, mangiare i famosi involtini di carne macinata avvolta nella lattuga, fantastiche bistecche, gulyas bollente e piccante anche nel mese d'agosto,al termine squisti pasticcini d'origine turca e le speciali palacinte, il tutto con il contorno di un complessino formato da un cymbanon, sorta di strumento a corde percosse,e violini. Ora che abbiamo riprodotto l'atmosfera di una czarda ungherese, di un'osteria, diremmo in Italia, eseguiamo i nostri pezzi mantenendo la caratteristica rapsodica della musica popolare ungherese nella nostra interpretazione. Il ritmo scandito con la massima precisione ad un certo punto si stempera, si illanguidisce, la melodia verrà si espande con grande libertà di espressione, con temperamento e fantasia. Ciò che in altri casi potrebbe essere considerato un eccesso di espressone,diventerà un pregio.
*** I valzer vanno sentiti nel loro insieme, non si frazioneranno mai, Ognuno è un piccolo mondo a sè anche se formano nell'insieme un tutto omogeneo e indivisibile. In alcuni di essi esalteremo la caratteristica "all'ungherese", anche se la forma del valzer, in 3/4 non esiste nella musica popolare ungherese. In altri l'elemento romantico,sempre presente in Brahms,con la varietà e ricchezza delle armonie e delle melodie,si manifesterà con abbondanza di espressione e con alcune libertà ritmica. Nelle parti d'accompagnamento il canto viene raddoppiato con delle varianti dati da ritmi sincopati.Elena Edited by - Elena Fiorentini on 30/04/2004 15:26:10
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Sarah
Cittadino
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Inserito - 04/05/2004 : 13:51:28
Vicino al lago Balathon,tra colline di ciliegi e tokai, in un piccolo paese di nome Batik,ho conosciuto un sogno.Era proprio maggio. Sotto un grande gelso, c'era una tovaglia candida e il pollo cotto nello schmalz, pogatscha fresche e un ragazzo dai capelli rossi, il fratello di Maria. Lei ci suonava di sera le Danze Ungheresi, su un piano di legno ambrato, una mezza coda. L'aria pregna di acacie, che qui bordano le strade con alberi altissimi. Lui se ne è andato con un'altra, qualche mese dopo. Io amo ancora le camicie ricamate di fiori, le Ungarische Tanzen, i silenzi della putzta.Molto.
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