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 7 Riflessioni
 21 Marzo 2004
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smemorina46
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Inserito - 22/03/2004 :  09:44:51  Mostra Profilo  Visita la Homepage di smemorina46  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a smemorina46
Esco per la strada.
Cammino.
Sono sola.
Intorno a me tante persone.
Camminano in fretta senza godere il paesaggio urbano o osservare gli sguardi della gente che incontrano.
Ognuno segue il suo percorso, come la macchina di un circuito dal quale non può sottrarsi.
Sembra una catena di montaggio.
E mi sento un nome, su un elenco, senza una faccia o un sentimento.
Mi guardo intorno.
Sento parlare le persone.
Osservo le loro mosse, il loro incedere altero,tutti vestiti come dei manichini, a festa.
Con abiti firmati, scarpe di marca, capelli che sembrano parrucchini, appena usciti dal salone di bellezza.
Li vedo su moto o macchine di grossa cilindrata, partire velocemente senza rispettare le regole del viver civile.
Cammino e osservo.
Ascolto,guardo.
Provo un senso di pena per questi animali di lusso che non hanno capito niente.
Vedo che intorno a loro c'è solo il vuoto e la grande mancanza di valori e soprattutto di umiltà.





Elena Fiorentini
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Inserito - 22/03/2004 :  10:41:52  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Riprendo l'interessante spunto per fare anch'io alcune considerazioni sull'eleganza.

Griffe è eleganza?

Tutto condivisibile, salvo che non è che se ne vedono poi tante di persone così...

Forse a Milano c'è anche molta più nonchalance sia negli atteggiamenti che negli abbigliamenti delle persone.
Poi capita che certi tipi di abiti non riusciamo mai a metterli, io sto ancora girando con un piumino nero. Ieri l'ho indossato con un solo maglione e oggi ho il mal di gola, sono stata male tutta la notte.
Poi di colpo avremo i fatidici 30° o 40° gradi.
Andai a Roma molti anni fa il 30 aprile, avevo un abitino di lana con le maniche corte e un soprabito di lana per emergenza.
Faceva un caldo terribile, avrei gettato via tutto. A Roma in quell'occasione vidi dei bellissimi tailleur di pura lana, ma molto leggeri, con dei colori chiari, azzurri, rosa, beige, grigio perla: una gioia per gli occhi.Mi domandai quando mai avrei potuto indossare un tipo di abbigliamento simile.Ci lasciai il cuore, anche per il prezzo incredibilmente basso. Ecco, se si può non spendere troppo ed essere eleganti, sarebbe fantastico.
In questi momenti di crisi penso che non sono poi tante le persone che pensano alla griffe.I mercati sono pieni di merce a buon prezzo, a volte anche molto bella, di provenienza extraeuropea oppure proveniente da piccole aziende lombarde.

Però non si può fare a meno di ammirare una persona quando è veramente elegante, una persona bella come un quadro, una statua...
***
Una volta vidi una ragazza in San Babila,mentre aspettavo l'autobus.
Alta, ma non troppo, bellissimo il viso, capelli biondi naturali con un lunga treccia sulla nuca,cappotto chiaro, attillato,corto, stivali e borsetta coordinati.
Camminava con eleganza naturale, non affettata.Sembrava una persona irreale, fuori dal tempo, non era nè antica, nè moderna, ma nello stesso tempo ben vera,chi era? magari un personaggio famoso...oppure avrebbe potuto appartenere all'alta borghesia milanese, che se ne sta molto riservata, o essere figlia di una portinaia...
Poteva avere non più di vent'anni.Chi può saperlo? Gli abiti erano forse di sartoria più che di griffe, erano nuovi ma non avevano l'aspetto scomodo dell'abito nuovo.
La griffe non sempre è eleganza, ma la maggior parte delle volte è garanzia di una stoffa che dura nel tempo, il taglio dell'abito che non si sforma, la precisione e la tenuta delle cuciture e altri dettagli che persone più esperte di me sanno identificare.
***
Angiungo una considerazione che semprerà strana in questo contesto.
Un filosofo una volta tenne una conferenza su "contenitore e contenuto", attribuendo anche molta importanza al "contenitore" e su come,asseriva, l'acqua in un bicchiere può essere diversa rispetto alla stessa acqua versata in un altro bicchiere.
Roba da filosofi, insomma, troppo difficile per me, varrebbe la pena farci un pensierino tuttavia, perchè no?

Elena F.


Edited by - Elena Fiorentini on 22/03/2004 11:19:39Vai a Inizio Pagina

smemorina46
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Inserito - 25/03/2004 :  07:22:35  Mostra Profilo  Visita la Homepage di smemorina46  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a smemorina46
Cara Elena, sono d'accordo con te, che anche il corpo debba essere curato e che l'esteriorità ha comunque una certa importanza. Non era questo però il significato delle mie parole. Probabilmente non sono stata chiara; quello che volevo esprimere è l'assoluta mancanza di valori e di contenuti che attualmente c'è nella società.Siamo soli in un mondo di ciechi esteti. Non sei d'accordo? bacioni Paola

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Elena Fiorentini
Curatore


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Inserito - 25/03/2004 :  10:40:52  Mostra Profilo  Visita la Homepage di Elena Fiorentini  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Elena Fiorentini
Certo che sono d'accordo.
Avevo precisato però che ciò che scrivevo erano riflessioni sull'eleganza, che derivavano da alcuni spunti e non entravo nel merito del discorso nelle sue linee generali.Non sgridatemi troppo perciò se sono "fuori tema".
Se è vero, probabilmente è vero, quello che dicono gli psicologi, che anche con gli abiti e con l'abbigliarsi si trasmettono messaggi, potremo notare che le persone che sembrano tanti manichini fanno discorsi in perfetta sintonia con il loro modo di scegliersi i vestiti, di pettinarsi e di truccarsi.
Si potrebbe parlare per ore sugli abiti e i loro significati,sull'eleganza vera, sul senso di appartenenza dato dall'abito, sul timore di non essere alla moda...

...come vanno le gonne quest'anno in Europa?... mi domandò una cugina ottantenne venuta dal Brasile a trovare la famiglia d'origine, lasciandomi a bocca aperta.

Signora benestante, che fa shopping a New York,grande frequentatrice di mercati,era già a conoscenza delle vie e dei giorni di mercato a Milano.
Acquistò alcune vestagliette di cotone e,con la mia macchina da cucire,tagliò, cucì , aggiustò e mise tutto all'ultima moda...
Così la mia macchina da cucire, ereditata da mia mamma, venne usata almeno una volta.

... una volta tanto mi era piaciuto sentirmi felice nel parlare disinvoltamente di moda e di eleganza, come fanno le signore tra di loro, come non ebbi mai avuto il piacere di fare, ahimè,quasi mettendomi a giocare a fare la grande "arbitra di eleganza" di tutto il globo terrestre.
I ciechi di cui parla Paola sono anche i sordastri che non sono più in grando di ascoltare i suoni leggeri, sussurrati, l'andamento delle melodie,non intendono il significato delle parole, sono i ciechi che non vedono i mozziconi di sigarette gettate in mezzo ai monumenti.Indifferenti a tutto ,non sanno capire.
Al Teatro alla Scala una signora mormorò al mio orecchio qualche cosa che non afferrai subito.
Stavano rappresentando "Le Nozze" di Mozart, gaia e sublime opera del genio insuperato.Mi chinai per ascoltare meglio ciò che aveva da dirmi. La signora mi stava semplicemente facendo osservare ammirata l'enorme brillantone,( classico oggetto falso da teatro) che il tenore portava al dito.
Che dire di più?

Elena

Edited by - Elena Fiorentini on 26/03/2004 12:58:04Vai a Inizio Pagina

Grazia
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Inserito - 25/03/2004 :  13:37:17  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Grazia
Penso che ci sia tanta indifferenza e superficialità, tutti corrono, hanno fretta, ma di arrivare dove? Anche la domenica o nei giorni di festa c'è sempre quell'ansia, sia a piedi che in macchina è una continua corsa, un esibire l'abbigliamento, quasi raro osservare il paesaggio.

Anche quando si va a fare la spesa al supermercato o al mercato è sempre una corsa a chi arriva primo, carrelli straripanti di cibo, insofferenza alle casse, mi chiedo perchè ci sia sempre quest'ansia e fretta, fare la spesa diventa un affanno e non è più un piacere, tutti abbiamo sempre tante cose da fare ma non è il caso che tutto diventi stress, come dice Paola ci sente soli in mezzo a tanta gente, a volti anonimi
sordi e ciechi, senza rispetto e che danno valore alla bella macchina, al vestito firmato, ai gioielli e forse sono proprio loro che gettano la cicca per terra o lasciano l'immondizia nei prati.

GrazyVai a Inizio Pagina

   
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