“Musica è…la danza regolare di tutti i tuoi respiri su di me”Se gli addii iniziassero un po’ come le passioni tormentate, con l’ennesimo “poetico” se
Se le poesie riuscissero per una volta non a deliziare ma a far capire il succo delle cose
Se le notti di contemplazione del soffitto, o di un letto incassato, sciogliessero quella cortina di fumo nero
Se fosse chiaro che una rivoluzione sta per avvenire e che niente tornerà più come prima
Se fosse intuibile adesso che quel prima è un patetico scampolo di tutto quello che sarebbe poi, se solo quella luce filtrasse in tempo
Se fosse avvertibile adesso, e non a posteriori, quel senso di vuoto che rimarrà incolmato, sempre
Se uno sguardo potesse dire quello che la bocca non riesce ad esprimere, neanche sforzandosi
Se un abbraccio fosse in grado di trasmettere veramente le vibrazioni che ciascuno ha dentro di sé
Se una carezza rompesse lo stato di catatonia in cui sprofonda chi ha nuovo entusiasmo, qualcosa di fresco in cui sperare, mentre un velo nebuloso gli impedisce di vedere l’oltre
Se ciò che conta veramente non rimanesse incastrato nelle mezze parole e nelle mezze incomprensioni
Se potessi prendermi cura delle tue mani conducendole verso una pelle nuova e finalmente priva di inaccettabili piaghe,
Se potessi portarmele al cuore mentre quel battito ritmato riesce a suonare, per una volta, “una canzone per te”
Se solo le persone capissero un attimo prima che il percorso della vita è a senso unico, non si può tornare indietro, mai
Se l’orgoglio, la vergogna, l’imbarazzo, lasciassero il posto all’amor proprio, alla sincerità, al rispetto delle proprie sensazioni, indipendentemente da tutto il resto
Se una miriade di dubbi e di sé potessero essere cancellati da un solo interminabile bacio, come è logico e giusto che sia
Se la sacrosanta curiosità di ciascuno di noi si rendesse conto per tempo di poter influenzare presente e futuro in maniera inderogabile
Se smettessi per una volta di credere che l’adorazione sia il più nobile dei sentimenti
Se capissi che ogni soggetto, donna o uomo che sia, ha bisogno di sentirsi amato senza limitazioni da chi ha accanto
Se fossi pronto a scommettere su di me e ad abbandonare il mio animale
Se il dolore cicatrizzasse le ferite invece di renderle più profonde, di farle marcire
Se la primavera mi aiutasse ad andare oltre per una volta, a dichiarare al mondo intero che “Cristo, voglio innamorarmi, nuovamente”
Se le pur sincere critiche di attenti lettori e lettrici soffiassero su quel fuoco che è solo mio con l’intenzione di spegnerlo e
se, invece, quel fuoco si alimentasse di tutti quei consigli, di tutte quelle critiche, di tutti i pensieri contorti e li digerisse con un bel buon pro
Se in una sola di quelle notti ti avessi stretto come non sono riuscito a stringerti, senza avere quell’animalaccio sempre tra i piedi
Se riuscissi a far capire a tutti coloro che in modo diverso mi hanno “sentito” che gli ho deliberatamente ma non senza soffrire regalato solo un briciolo dei sentimenti che nutrivo nei loro confronti
Se fossi in grado di rivelare a me stesso ed al mondo che ho un problema, a monte, che non accetto e che rifuggo da sempre
Se la più bella delle frasi, delle strofe, quella che non si può scrivere, ma solo sognare, giungesse da sola, come tenera brezza, alla tua, alla vostra anima
Se, se, se, se, se tutte queste coincidenze e congetture generassero un sola piccola certezza,
allora riuscirei, per una volta, a pieni polmoni, nudo, davanti a tutti, senza alcuna remora,
ad urlare “Amore” ed a sentirmi fiero delle lacrime che da troppo tempo non riescono a solcare il mio viso rimanendo bloccate esattamente laddove “si respira”.
“Musica es… la danza regular de tu pecho respirando junto a mì…
la fiesta de tus ojos sempre che me miras…
musica es, musica es…
musica es…musica es…”