La parola "pasqua" (pascha in greco e latino) deriva dall'aramaico pasha che corrisponde all'ebraico pesah e significa "passare oltre", altri collegano il termine pascha con il verbo greco páschein, soffrire, riferendolo quindi alla passione (páthos) di Cristo.
Nell'ebraismo "pasqua" era diventato sinonimo di agnello pasquale, da cui le espressioni "immolare la pasqua", "mangiare la pasqua", quindi la tradizione di mangiare l'agnello a Pasqua.
Pasqua è la festa principale degli Ebrei, che celebra la liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù d'Egitto ed è chiamata anche festa del pane azimo, cioè non lievitato.
Per i cristiani la Pasqua è l'evento più importante dell'anno liturgico, in cui si celebra il figlio di Dio, Gesù di Nazareth che viene crocifisso e risorge dopo la morte, per liberare gli uomini dal peccato originale.
Durante la Settimana Santa, in molti paesi d'Italia, si fanno processioni e veglie di preghiera con cui si ricordano i momenti più dolorosi della Passione di Cristo, e il Venerdì Santo o il giorno di Pasqua si svolgono manifestazioni molto antiche, con figuranti in costume o statue del Cristo risorto, molto suggestive che spesso mostrano una fusione di elementi cristiani e pagani.
La domenica precedente la Pasqua è la domenica delle Palme, in cui si benedicono ramoscelli di ulivo e si festeggia con rintocchi di campana l'ingresso di Gesù a Gerusalemme.
Ogni anno la Pasqua è festeggiata in un giorno diverso, di regola, deve cadere la domenica seguente la prima luna piena di primavera e si calcola usando come base il meridiano di Gerusalemme, luogo della morte e resurrezione di Cristo.
Finita la Quaresima, periodo in cui la religione proibiva i festeggiamenti e i banchetti, il giorno di Pasqua è dedicato alla tavola imbandita e a piatti tipici come l'agnello, la torta pasqualina, la colomba e le uova di cioccolato.
Il lunedì di Pasquetta (lunedì dell'Angelo) è dedicato alle gite fuori porta, con i classici picnic, e le passeggiate in campagna, se il tempo è bello.
Grazy