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ophelja
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Inserito - 11/04/2004 : 21:58:17
Tanti dibattiti, tante polemiche, tanti scritti hanno preceduto l'uscita di questo film che ha accresciuto la mia determinazione a voler "giudicare" da sola, senza ascoltare nessuno. E sono andata a vederlo. Come cristiana sono rimasta profondamente colpita:si, credo che davvero la Passione di Gesù sia stata così tremenda. D'altra parte, la brutalità dei supplizi che il film ci mostra. è già testimoniata dalla Sacra Sindone. E' un film forte che , in maniera contraddittoria, mi ha suscitato sia rimorsi per essere inadeguata all'amore di Dio, sia di gratitudine per la Sua infinita misericordia. E ancora ho trovato toccante l'intima comprensione della Madonna , la sua presenza addolorata e forte, la sua consapevolezza nella missione redentrice di quel figlio che rivede bambino mentre cade correndo, o giovane uomo che costruisce un tavolo. A lei, il volto intenso di Maia Morgenster, dona l'efficacia incredibile di parlare senza parole. Mi è piaciuto anche l'uso del flash-back , molto efficace nell' alleggerire la tensione della violenza e nel sottolineare i momenti più significativi della vicenda terrena di Gesù. Sorprendente la figura del male, sempre presente in ogni vicenda umana, a cui la brava Rosalinda Celentano, ha dato la fissità di uno sguardo che nasce da lontano. Quindi un giudizio positivo; è un film che ispira solo sentimenti di amore e di fratellanza.Edited by - ophelja on 11/04/2004 22:00:35
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ophelja
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Inserito - 13/04/2004 : 13:04:03
Prima di Ponzio Pilato (26 d.C. – 37 d.C.) , Publio Lentulo fu governatore della Giudea (18 a.C. - 11 d.C.).; di lui si conserva un eccezionale documento: una lettera indirizzata all’imperatore Tiberio ed al Senato Romano, in cui descrive un uomo “…chiamato Gesù Cristo….”..L’originale, tradotta dal latino, è conservata a Roma, presso la famiglia Cesarini. "Ho inteso, o Cesare, che desideri sapere quanto ora ti narro: essendo qui un uomo, il quale vive di grandi virtù chiamato Gesù Cristo, dalla gente è detto profeta ed i suoi discepoli lo tengono per divino e dicono, che egli è figlio di Dio Creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose che in essa si trovano e sono fatte. In verità, o Cesare, ogni giorno si sentono cose meravigliose di questo Cristo: risuscita i morti, e sana gli infermi con una sola parola. Uomo di giusta statura, è molto bello di aspetto; ed ha maestà nel Volto, e quelli che lo mirano sono forzati ad amarlo e temerlo. Ha i capelli color della nocciola ben matura, sono distesi sino alle orecchie e dalle orecchie sino alle spalle sono di color della terra, ma più risplendenti. Ha nel mezzo della fronte in testa il crin spartito ad usanza dei Nazareni, il Volto senza ruga, o macchia, accompagnato da un colore modesto. Le narici e le labbra non possono da alcuno essere riprese con ragione: la barba è spessa ed ha simiglianza dei capelli, non molto lunga, ma spartita per mezzo. Il suo mirare è molto spaventoso e grave: ha gli occhi come i raggi del sole e nessuno può guardarlo fisso per lo splendore; e quando ammonisce, si fa amare, ed è allegro con gravità. Dicono che nessuno l' ha veduto mai ridere, ma bensì piangere. Ha le mani e le braccia molto belle, nella conversazione contenta molti ma si vede di rado: e quando vi si trova, è molto modesto all'aspetto, e nella presenza è il più bell'uomo che si possa immaginare; tutto simile alla madre la quale è la più giovane che siasi mai vista in queste parti. Però se la Maestà tua, o Cesare, desidera di vederlo come negli avvisi passati mi scrivesti, fammelo sapere, che non mancherò subito di mandartelo. Di lettere fa stupire la città di Gerusalemme. Egli non ha studiato giammai con alcun, eppure sa tutte le scienze, cammina scalzo, senza cosa alcuna in testa; molti ne ridono in vederlo, ma in presenza sua nel parlare con lui tremano e stupiscono. Dicono che un tal uomo non è mai stato veduto, né inteso in queste parti. In verità secondo mi dicono gli ebrei non si è sentito mai di tali consigli, di così grande dottrina, come insegna questo Cristo e molti dei Giudei lo tengono per divino e lo credono; e molti altri me lo querelano con dire che è contro la Maestà tua, o Cesare. Si dice di non aver mai fatto dispiacere ad alcuna persona, ma sì bene tutti quelli che lo conoscono, che l' hanno provato dicono di aver ricevuto benefizi e sanità. Però alla Maestà tua, o Cesare, alla tua obbedienza sono prontissimo: quanto mi comandi sarà eseguito. Vale. Da Gerusalemme Indizione settima, luna undicesima. Della Maestà tua fedelissimo e obbedientissimo.
Publio Lentulo (Governatore della Giudea)"
Ophelja
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Simone Fagioli
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Inserito - 13/04/2004 : 15:20:37
Ho visto per ben due volte "La passione di Cristo" di M. Gibson e la cosa strana è che non rivedo mai un film per due volte...Qualche cosa vorrà pur dire!? Ci sto riflettendo... quando avrò finito ve lo farò sapere... Un salutoSimone Fagioli Simone Fagioli |
elisabetta
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Inserito - 13/04/2004 : 22:44:03
La Passione di Cristo. un film. un buon film dal punto di vista cinematografico. ma non ho ritrovato in queste due ore piene di violenza eccessiva, di odio e di sangue nè pathos nè spiritualità. nulla da dire sugli attori. nulla da dire sul fatto dell’uso dell’aramaico e del latino. ma devo dire che da tutti i dibattiti che ho ascoltato da un paio di settimane mi aspettavo molto di più. in fondo a parte un paio di scene che io personalmente sento antisemite (i ragazzini ebrei che perseguitano Giuda - e la mia lettura dei Vangeli ed il fatto di essere crescita dai gesuiti oltre che di occuparmi di ebraismo forse mi fanno ‘leggere’ le cose in modo diverso da altri - e l’ultima scena in cui compare Caifa che si rende conto del male fatto, come a significare che l’accusa di deicidio sia vera) forse in fondo il film non lo è neppure per il semplice fatto che il sangue e la violenza ti impediscono di sentire qualsiasi emozione interiore se non quella della nausea verso tale violenza spesso troppo esagerata. troppo sangue. io devo dire che mi sfugge la spiritualità di Cristo in questo film. mi sfugge il motivo per cui se ne discuta tanto. per cui le parrocchie portano i cresimandi a vederlo il venerdì santo (almeno qui dalle mie parti è successo). mi sfugge perchè si inciti nelle Chiese a vederlo. è solo un film pieno di violenza da vietare ai minori di 14 anni. ma ovviamente questa è sola la mia opinione personale. elisabetta
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Beppe Andrianò
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Inserito - 14/04/2004 : 00:10:37
Ho trovato il modo di vedere il film senza sovvenzionare questa operazione meramente commerciale.. a volte la cosiddetta pirateria pùò assolvere ad una missione più elevata.Ne ho parlato con diversi amici. In questo film si legge e si interpreta in modo cinematograficamente corretto una trama e la si associa ad un evento troppo importante per ciascun cristiano per non rimanerne turbati. La scelta dell'Aramaico è quella di avvalorare ulteriormente quanto stiamo vedendo "Così è stato.." si pensa.. come se Gibson avesse inventato una macchina del tempo e ci avesse portato indietro a vedere quanto accadde... Ma non abbiamo certezza sia andata così.. potrebbe essere stato peggio o meglio.. gli ebrei nel film (e tutti erano ebrei o giudei per dirla "alla romana") sono brutti quando fanno parti brutte e belli quando fanno parti belle.. Nel racconto della Passione di Gibson viene perso quello che di religioso e non umano mi ha sempre colpito.. il perdono ed il sacrificio, la resurrezione.. il messaggio che questa portava. Purtroppo vedendo questo film non ho potuto scostarmi dall'interpretazione di un film costruito ad arte per creare sentimenti anticristiani sconfessati dalla stessa chiesa.. che ha chiesto scusa per una interpretazione fondamentalista-cattolica che tanti danni ha creato nel passato.. e che il fervore religioso della famiglia Gibson considera un indebolimento della Chiesa.. Credo che molti preti cavalchino l'effetto mediatico del film sottovalutando l'azione che questo può avere su menti, sopratutto giovani, non cosi' attrezzate a selezionare i profondi simboli evocati da queste immagini. Credo abbiano sbagliato in Italia a non vietare questo film ai minori di 14 anni.. se potessi per un attimo allontanarmi dal contenuto della trama di questo film.. lo inserirei nel genere splatter.. ed anche di qualità scadente. Il mio problema è che dopo aver visto questa operazione commerciale (come ogni film per altro) non riuscirò più a godermi l'attore Gibson.. senza pensare all'affarista Gibson.. che ha mercificato il Cristo per molto piu' di 30 denari.. almeno, magra soddisfazione, non grazie a me. beppe
Beppe Andrianò |
befanajo
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Inserito - 19/04/2004 : 00:54:14
beh.... io non ho la pretesa di essere un critico cinematografico e forse non so interpretare o vedere al di là delle apparenze. A me il film ha fatto riflettere.... su me stessa... su quello che mi aspetto o che provo. Mi ha fatto bene e penso che tornerò a vederlo. Magari con più spirito critico, ma non credo che la passione di Cristo sia cmq qualcosa da sottoporre a giudizio. E' stata. e basta. |
Beppe Andrianò
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Inserito - 02/08/2006 : 13:39:23
"In vino veritas"....Questo potrebbe essere il sottotitolo che completa e definisce esattamente l'operazione commerciale effettuata dal caro Gibson rivelata definitivamente in occasione dell'ultimo scandalo a seguito delle sue dichiarazioni apertamente antiebraiche e razziste. Questo conclude quanto già era stato esposto sulla "autorevole" figura del padre di Gibson che ai suoi tempi aveva già fatto comprendere quali fossero le sue tematiche preferite. Il tempo, come si dice, è galantuomo. Beppe Andrianò Pensi di sapere tutto quello che ho raccontato? Scoprilo qui! |
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