Amorina
Senatore
Italy
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Inserito - 17/04/2004 : 21:52:07
Dei giorni e delle sere parlo, Alessandra Le mani col fazzoletto,sudavano di paura e il tuo incedere impettito,scostando i ricci Di noi traccia non ci sarà nei libri e, forse, nei ricordi di tanti Ho in mano la palla prendila! No, sbagliavi mira e ridevi come un pianoforte La voce,il tuo forte accento spagnolo la grazia nel volgere il viso alla luce profilo nobile e levigato Il tempo ci voleva dividere come le foglie in autunno Le mani febbrili a scrivere di noi di lui e dei bambini Come se ci potessimo ancor toccare in punta di dita, come il gioco sotto la magnolia La guardo fiorire sempre, profumata e ti vengo a parlare qualche volta nel verde ombroso della tua casa, col fiore colto che mi macchia le mani Ho battuto i pugni contro il cemento e gli sguardi riprovevoli fulminato Tu sai delle parole sospese dei dubbi rimasti insoluti del dolore,lancinante Che non ha pace, Alessandra.
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