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Parole di plastica
che silenziose scivolano
tra contorti cavi polverosi
e volano leggere mentre ancora scrivi
si stringono a festosi effetti e si proteggono
nel timore che tra le segrete autostrade sotterranee
sgomente e smarrite
svelte ritornino negli oscuri alvei
altri occhi le spìano
mentre in agguato le attendono in grandi aree di sosta dove
archiviate e sepolte
ammoniscono un malinconico vecchio postino
che svogliatamente le raccoglie
e le libera sù come bianche farfalle
Francesco
Milano, mar11mag2004