In quest’ultimo periodo, contrassegnato dall’incubo della guerra, giornali e telegiornali ci bombardano di notizie: molti si sono chiesti se sia gusto oppure no trasmettere senza censura le crude immagini che ci arrivano dall’Iraq.
Ultimo in ordine di tempo è il caso successo ieri, l’ostaggio americano giustiziato da un gruppo di combattenti iracheni; il video che in poche ore ha fatto il giro del mondo, mostrava la decapitazione dell’ostaggio. Questa notizia io l’ho appresa soltanto nell’edizione serale del telegiornale il video, anche se non è stato mostrato per intero, mi ha sinceramente turbato: vedere quell’uomo ignaro di dover morire pochi istanti più tardi mi fatto venire i brividi.
Data la crudeltà delle immagini, la totalità dei telegiornali non ha trasmesso il video per intero e gli stessi giornalisti hanno spiegato il perché di questa decisione: chi per il rispetto ai famigliari della vittima, chi per buongusto, chi per altre ragioni di carattere etico e morale.
Io sono pienamente d’accordo: se per un attimo mi potessi calare dei panni di un famigliare dell’ostaggio ucciso così barbaramente, non vorrei mai e poi mai che la sua morte fosse strumentalizzata; poi sono immagini troppo violente, non dobbiamo dimenticare che giornali, ma soprattutto telegiornali, sono visti anche da bambini e immagini così violente potrebbero anche turbarli.
Io sono convinta che difficilmente questa guerra sarà di breve durata, ma spero vivamente che atti dimostrativi di questo genere non accadano più e che la pace torni presto, ce n’è davvero bisogno. Parlando con l’insegnante, eravamo indecise se postarlo in Spazioscuola o in Riflessioni poi abbiamo deciso che poteva andare anche in Spazioscuola.

Francesca!