Elena Fiorentini
Curatore
Italy
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Inserito - 04/06/2004 : 13:04:13
Il quartetto Ravasio nel concerto del 2 giugno a S. Bovio Ho avuto l'immenso piacere di assistere al concerto( già annunciato in concerto di sogni)che il Quartetto Ravasio ha tenuto il 2 giugno a S. Bovio,comune di Peschiera Borromeo a 11 km da Milano. A rappresentare concerto di sogni eravamo io e Livio, in compagnia dell'immancabile Emma, che ci ha fatto conoscere, o meglio ri-conoscere i suoi cugini e il loro padre, Aurelio. Lo scopo del concerto era quello di rammentare la mamma Mimma, scomparsa recentemente. Il concerto si svolse in un clima di grande serenità e con grande e commossa partecipazione di pubblico. La chiesa, abituata ad accogliere manifestaziobni musicali, era strapiena. Mimma venne ricordata dal parroco con una preghiera e con commosse parole dal figlio Marcello.
La formazione del quartetto Ravasio è costituita da un trio d'archi : violino,Marcello- viola, Maurizio- violoncello,Marco e basso continuo,Annalisa, al clavicembalo I brani ascoltati vedevano un programma tale da mettere in luce ad ogni brano le doti di ognuno dei membri del gruppo: con le due sonate di Vivaldi veniva messo in risalto l'abilità nella musica d'insieme.Con l'aria sulla quarta corda di Bach,l'abilità del violino, e con l'adagio di Albinoni,del violoncello. Il concerto di Telemann, per viola e orchestra venne presentato dal Marco,il violoncellista, con parole spiritose. Meno evidente,ma indispensabile la presenza del "Continuo" di Annalisa. Al termine dell'applauditissimo concerto fu eseguito un bis, anche questo spiritosamente presentato da Marco. Salutai i fratelli e raccolsi alcune notizie per concerto di sogni. Il concerto vedeva riuniti dopo molti anni tutti i fratelli. A un certo punto non è facile ritrovarsi tutti insieme, ma la voglia di ritrovarsi e riprendere il filo interrotto dalle vicende della vita di ciascun membro è stata forte. Marco: insegna Musica Barocca al Conservatorio di Cagliari; Maurizio: è prima viola all'orchestra della Rai di Torino. Annalisa, dalla bellissima bambina che ricordo , è diventata una altrettanto bella giovane signora, vive a Pandino dove insegna e suona. Ci ha detto che ci sono ottimi ristoranti e abbiamo buttato là un'idea... Marcello, il violinista, lo conosciamo già alcuni interventi, ha ripreso a suonare dopo anni di interruzione e non intende interrompere un'altra volta. Elena
La parrocchia di S.Bovio(Milano) l'abside
La facciata
Il viaggioDopo avere vinto la resistenza di Livio,con ampie rassicurazioni che non avrebbe ascoltato musiche di Berio e Maderna,Ligeti ecc., ma solamente Vivaldi, Bach, Albinoni e Telemann procedemmo ai preparativi consistenti in una attenta lettura della carta geografica. S. Bovio dista in tutto una manciata di minuti d'auto da casa nostra. Per noi però è una località a noi sconosciuta, perciò eravamo tutti molto emozionati, manco fossimo pronti per un viaggio a Parigi, anzi,Parigi un pochino lo conosciamo. La lettura dell'Atlante del Touring tuttavia si rivelò di scarsa utilità. Ecco come si svolse il nostro viaggio d'andata: Prendemmo via Corelli,la strada più rapida per l'Idroscalo, chiamato pomposamente Parco Azzurro,a cui girammo intorno. Ad un certo punto ebbi la strana sensazione che saremmo finiti dietro le piste di Linate, dove andavamo a vedere gli aerei alzarsi in volo, molti anni fa; decidemmo perciò di allontananarci dall'acqua. S. Bovio, a est di Milano, a km 11, così recita l'annuario, fa parte del comune di Peschiera Borromeo, comune sparso con sede a Bettola, da cui dista KM 4. Il fatto di essere "comune sparso" ci disorientò non poco. Arrivammo da casa nostra in dieci minuti davanti ad un cartello con la scritta Peschiera Borromeo, quello di uscita. Gulp!ovunque ci si muoveva comparivano cartelli di Peschiera. Finalmente , dopo avere domandato ad un gruppo di ciclisti, imboccammo una favolosa strada agricola, asfaltata, in mezzo a campi di grano con dei cartelli con la dicitura " parco agricolo". Dopo avere navigato in mezzo a questo immenso mare imbroccammo una strada importante. Il ciclista aveva detto : a sinistra , sempre a sinistra, ma al termine della strada agricola ," a destra", così avevo sentito io. Livio assicurò che non era vero, a destra non si doveva girare. In realtà stavamo tornando a casa, ma feci appena in tempo a girare il capo, e là, sornione, stava il cartello di S. Bovio, che avevamo appena superato. MA NON POTEVANO METTERNE DUE? uno anche alla fine della stradina? Sull'annuario, oltre ai soliti dati, chiesa, scuola, ecc. vedo che c'è anche il maneggio di equitazione. Varrà la pena andarlo a visitare, visto che è abbastanza vicino. Finalmente arrivammo,appena a tempo a prendere posto . Il ritorno avvenne senza alcuna preoccupazione. *** A conclusione di questa particolare giornata, ci godemmo dalle finestre del soggiorno i meravigliosi fuochi d'artificio dell'Idroscalo in occasione del due giugno, festa della proclamazione della Repubblica Italiana. Elena foto dal sito di S. Bovio - Peschiera Borromeo Edited by - Elena Fiorentini on 06/06/2004 09:43:41
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