emofione
Emerito
Italy
143 Inseriti
100 Gold
148 Punti Rep. |
Inserito - 08/06/2004 : 18:17:46
A…beneCamminare lentamente dal Cantiere fino alla Baracchina Bianca, in mezzo a centinaia di bandiere e vessilli amaranto, al calar del sole. Sentire gli ormai stanchi ed appagati clacson risuonare nuovamente, dal nulla, per ricordarlo a tutti che ci siamo di nuovo, lassù, insieme alle grandi. Che Livorno è viva, da tutti i punti di vista, e seppur tra i contrasti prevedibili che i profondi cambiamenti sono soliti portarsi dietro. Annusare questo cambiamento, riuscire a coglierlo nell’atmosfera. Livorno risorge dal punto di vista calcistico dopo 55 anni, ma più che altro dimostra di aver fatto passi da gigante dal punto di vista economico e sociale, togliendosi di dosso la stupida nomea di città di serie B all’interno del Granducato di Toscana, quella affibbiatale nel passato dai “cugini” di Lucca, Firenze, Pisa, Siena. La Napoli del Nord ci chiamavano e, a dire il vero, l’accostamento a me non dispiaceva affatto, perché volevo leggerlo, romanticamente ma semplicisticamente, solo dal punto di vista del carattere caliente che accomuna i cittadini partenopei a quelli labronici. Ovvio che altri la pensassero diversamente… Comunque il dado è tratto ormai, e sebbene la strada sia ancora innegabilmente lunga, un dato emerge con chiarezza: in questi anni sono state fatte cose fondamentali dalle mie parti, anche andando contro allo storico immobilismo della città più rossa d’Italia. E il brulicare serale della gente sul lungomare tirato a lucido, che è solo un piccolo segnale di quella che io spero possa considerarsi una svolta, è certamente quello di persone che conservano sì il tipico occhio “ a presa di giro” di chi è stato abituato, fin dalle origini, a sdrammatizzare, a non prendersi troppo sul serio e ad andare avanti, ma con uno sguardo di speranza e consapevolezza differente, che un tempo non c’era, non si leggeva su quei volti. Il pretesto della storica promozione in serie A mi ha e ci ha regalato delle serate di gioia e serenità immense in cui era tangibile questa consapevolezza, quella di esserci. E scusatemi ma 30 stupidi che non sanno nemmeno perché sono al mondo e devastano una sede politica di colore opposto a quello che loro ritengono di difendere (facendo invece ovviamente clamorosi autogol), non bastano, non possono bastare, a descrivere l’atmosfera che si respira a Livorno, nella mia città, di questi tempi. Non esiste telegiornale né testata giornalistica che possano convincermi. Livorno, la mia Livorno, non è violenta. E’ di sinistra, certo, e lo sarà sempre, ma non è stalinista. Non è anti-democratica. Livorno è bella e tollerante, a 360 gradi. E la mamma degli scemi putroppo è sempre incinta, dappertutto, al Nord, al Sud, al Centro. Insomma stiamo ArrivAndo, gente, e non ci fermA più nessuno, né i teppisti né chi li vuole da sempre strumentalizzare. Mike, sai ‘osa ti di’o, la compro io una vocale vai: la AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
|