luisa camponesco
Curatore
Italy
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Inserito - 29/06/2004 : 19:39:11
Far West
Dopo aver visto molti films sul grande west, finalmente riuscii a realizzare un viaggio da sogno che mi avrebbe portato ad attraversare quattro Stati. Con un volo diretto Malpensa-Los Angeles feci ritorno in California. Il prima cosa da fare era superare il fastidio del fuso orario, infatti quando atterrammo a Los Angeles era le 14 ore locali, ma per noi biologicamente erano le 22. dopo una breve sosta in hotel decidemmo di visitare gli Universal Studios, visita che si prolungò fino alle 21 ore locali, poi una bella dormita. La mattinata seguente un pulman super accessoriato, bar incluso ci aspettava, insieme a Charley l’autista nero, a noi pareva d’essere un po’ “Spasso con Desy”. Con videocamere, macchine fotografiche, eravamo tutti pronti ad iniziare una bella avventura. Dopo aver lasciato Los Angeles ci inoltrammo nella valle di San Bernardino, attraverso un deserto costellato di mulini a pale che imprigionavano la forza del vento. Una sosta per il pranzo in un vero e quasi autentico saloon, poi via in direzione Phoenix.
L'Arizona, lo Stato dei grandi saguari e delle terre rosse, immense distese a perdite d’occhio, terra dei navahos. Il percorso sul pulman è affascinante, si gode il panorama nella sua pienezza, si attraversano canyons, resti di villaggi Anazazi, il castello di Montezuma fino ad arrivare alla splendida Sedona, il rosso è dovunque il colore dominante.
Il parco nazionale del Gran Canyon il più noto e il più spettacolare, può essere sorvolato con piccoli aerei che partono da Las Vegas oppure da elicotteri, in entrambi i modi l’emozione è garantita. Non è facile descrivere i sentimenti che si provano dinnanzi a simili spettacoli naturali, ognuno poi li percepisce in maniera diversa, io sono stata colpita dai grandi silenzi interrotti solo dal verso dei rapaci. Lasciato il Gran Canyon ci siamo diretti verso lo Stato dello Utath, una mini crociera sul lago Powell, pranzo a bordo con sottofondo di musiche indiane ed in lontananza il profilo della Monument Valley.
La più bella sorpresa fu il pernottamento in un lodge del Bryce Canyon dove le camere erano casette in legno sparse nella foresta fornite di caminetto e scoiattoli che picchiettavano ai vetri delle finestre. Quella mattina mi alzai alle 5 per vedere il sole sorgere sul sentiero dei navahos. Una visita allo Zion Park e poi partenza per Las Vegas.
Attraversando il deserto del Nevada, il nostro pulman si ruppe, restammo in panne sotto un sole da incubo e un calore soffocante in attesa di essere soccorsi. Dopo ore, finalmente due pulman, ci raccolsero, uno di giapponesi e uno di romani, ci dettero un passaggio per Mammoth Lake, stazione sciistica, cosicchè passammo, in un paio d’ore, dai 50 gradi del deserto a zero gradi della montagna ancora innevata, un’esperienza indimenticabile. Alle 3 del mattino arrivarono i bagagli e un nuovo pulman. Dopo aver attraversato e sostato nel parco nazionale di Yosemite ritornammo sulla costa californiana, ma a Mariposa un villaggio minerario, la compagnia responsabile del pulman per ringraziarci e scusarsi per l’incidente del deserto ci offri una cena luculliana e birra a volontà. Ma quella sera nella mia camera, io canticchiavo già “if you are going to Sant Francisco” Questo breve viaggio nel Far West è tutt’ora fra i miei ricordi più belli, per i luoghi visitati e per i simpatici compagni di viaggio che hanno rallegrato le serate con canti, risate e la loro amicizia. Il viaggio attraverso la California e le sue bellezze naturali, merita, però, un racconto a parte.
Edited by - luisa on 29/06/2004 20:06:34
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