"LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL'OCEANO" di Giuseppe Tornatore, anno '98, è un film che ti trasporta nella musica tra l'immensità dell'oceano, è spettacolare, in particolar modo i virtuosismi al pianoforte, fanno si che mare e musica si confondano in un solo suono.L'ha riproposto raiuno, sabato sera alle ore 20,40:
La storia è tratta da un monologo teatrale di Alessandro Baricco, le musiche sono di Ennio Morricone.
Un racconto dei primi del '900, da qui il nome del protagonista Novecento (Tim Roth), che nasce a bordo di un transatlantico "Virginian", abbandonato viene cresciuto da un fuochista, che lo battezza così, in omaggio al nuovo secolo: Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento.
Novecento cresce su quella nave, che tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, e non scende mai sulla terra, impara a suonare il pianoforte e rivelerà le sue doti straordinarie definite una "micidiale scarica di accordi che sembrava avesse cento mani, sembrava che il piano dovesse scoppiare da un momento all'altro", con cui Novecento vinse il duello con Jelly Roll Morton, l'inventore del jazz.
In quei viaggi la musica incanta e accende le anime dei viaggiatori, gli anni passano e anche le persone si susseguono, Novecento inciderà il suo primo disco, si innamorerà, ma nemmeno l'amore per quella ragazza lo farà scendere dalla nave.
Nasce una grande amicizia con il trombettista Max (Pruitt Taylor Vince) che, fino alla fine cercherà di far scendere il suo amico dalla nave, senza riuscirci, e si sentirà inutile, perchè è l'immensità del mondo ad impedire a Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento di scendere dal Virginian, preferirà morirci sopra quella nave, quando la faranno saltare in aria, perchè ormai fatiscente.
Una storia, quasi una leggenda, raccontata da Max, che, passando in un negozio di articoli musicali, sente le note incantate della musica del suo caro amico, il disco che aveva inciso, per caso, finito in quel negozio e racconta questa incredibile storia al proprietario.
Alessandro Baricco è nato Torino, laureato in filosofia,
non è la prima volta che tratta il tema della musica nelle sue opere, in "Novecento" la musica è parte integrante del testo, è dal pianoforte di Danny Boodmann T.D. Novecento che escono le emozioni di un giovane pianista sull'oceano, questa storia straordinaria è raccontata con un monologo teatrale di 62 pagine, breve, conciso, ma ricco di quelle emozioni che Novecento sapeva cogliere nelle persone che salivano sulla nave.
Il monologo ha delle parole stupende, che fanno riflettere, sulla vita e sul mondo, eccone un pezzo:
"Sul mare e giù dal mare.
Puoi vivere una vita intera sul mare senza mai scenderne.
Conoscere il mondo attraverso il mondo che sul mare passa: passa, racconta e scende.
E sul mare una musica mai sentita, fatta di note che non sono normali, è il suono dell'ascolto,
del mare che ascolta il mondo che passa.
Ma dal mare non puoi vedere il mare, devi scenderne: allora puoi vivere giù dal mare e
vederlo, guardarlo negli occhi.
E capire che il mare è feroce e pietoso,
come il destino....."
Tutto quel mondo / Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce / E quanto ce n'e' /
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla? A viverla.../
Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita.
Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me. E' un viaggio troppo lungo. E' una donna tropo bella. E' un profumo troppo forte. E' una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò. Lasciatemi tornare indietro....."
Tratto dal monologo " Novecento " di A.Baricco
Grazy
Edited by - Grazia on 05/07/2004 12:05:35