Sarah
Cittadino
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Inserito - 20/07/2004 : 16:18:31
Il principe Toni era innamorato.Della Luna. Vagava smarrito per le valli e le montagne scure, inquieto, roso dall'infelicità. Una sera lo colse un furioso temporale. Rifugiatosi in una grotta, vi trovò dei nani, che si scaldavano al fuoco. Essi si impaurirono. "non abbiate paura, non vi farò del male", disse il principe. "Cosa fate qui?" i nani raccontarono che erano stati scacciati dalle loro miniere d'oro dalle streghe, e vivevano rintanati. Il principe, commosso dalla loro sorte e dalla loro gentilezza, disse loro"vi donerò un intero colle del regno di mio padre, dove potrete vivere indisturbati. E così fu. Il giovane, sempre vagando a caccia, passava spesso a trovarli, sempre più pallido e triste. Una sera d'estate, i piccoli amici gli chiesero perchè fosse così affranto."vorrei andare sulla Luna", disse Toni, "un sogno impossibile", proseguì. I nani gli dissero di tornare in una sera di plenilunio. Montarono tutti in una vecchia gerla e furono misteriosamente trasportati sul satellite. Toni camminava tra bianche pietre, cime altissime e distese polverose, con un'immenso castello color avorio. Toni entrò, e in un giardino di fiori bianchi la vide. Selèna, la bellissima principessa della luna. Subito si sorrisero, con gli occhi e le labbra. Toni non sapeva più quanto tempo fosse trascorso.I nani dovevano tornare. Toni li pregò di lasciarlo sulla Luna. A malincuore, i piccoli acconsentirono, avvisandolo, però, che era pericoloso. Toni, recatosi dal re della Luna, chiese la mano di Selèna. Gli sposi vivevano felici. Con il passare dei giorni, però, Toni si accorse di vederci sempre meno.L'abbagliante luce lunare, lo avrebbe reso cieco.Così tornarono sulla terra, tra le montagne scure. Selèna però,cominciò presto a deperire. Toni, spaventato, chiamò i nani."qui è tutto cupo", dissero,"se Selèna resta tra le montagne, morirà". Toni era in preda alla disperazione.Così i nani decisero di aiutarlo ancora. Nella notte di plenilunio, ballarono attorno alla Luna. Poi, con grazia, mossero le mani in strani, continui movimenti.Filavano,filavano la luce lunare.Infine svolsero il gomitolo luminoso, avvolgendone il setoso filo sottilissimo attorno alle rocce. Il mattino era fresco. Le montagne, maestose e calme, rilucevano chiare, in un bagliore rossastro. Così Toni e Selèna potevano vivere,tra quelle cime pallide. Ora il regno di Toni è scomparso. Restano solo le crode imponenti delle Dolomiti, aride e bianche.E dei piccoli fiori bianchi, dal giardino di Selèna. Le stelle alpine.
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