Mircalla
Curatore
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Inserito - 27/07/2004 : 23:25:28
Come al solito, la voce di mia madre mi aveva strappata dal sonno, come al solito cercai di ingnorarla piu' a lungo che poteii. Il sonno mi assaliva ad ondate, dormivo sognando di essere sveglia. La voce di mia madre si fece piu' insistente "Svegliati Teresa, sono gia' le sei, perdi l'autobus se non ti alzi!" "Va bene, va bene, sono sono alzata" e cosi' dicendo mi catapultai dal letto, abbandonando il caldo delle coperte per tuffarmi nell'aria gelida della stanza che mi fece rabbrividire di colpo. Mi vestii in fretta e scesi in cucina. L'odore di paglia bruciata che mia madre aveva usato per accendere il fuoco si mescolava a quello del pane abbrustolito e del latte ed orzo che mi aspettava per colazione. Spezzai il pane meticolosamente e lo misi nel latte, insieme a tre generose cucchiaiate di zucchero. Mia madre mi guardo' di traverso "Ti cadranno tutti i denti se non smetti di mangiare cosi' tanto zucchero". Senza rispondere misi una grossa cucchiaiata di zuppa in bocca, una goccia di latte mi scolo' sul mento, la raccolsi appena in tempo per impedire che mi macchiasse il fiocco del grembiule. Mia madre intanto si affaccendava a preparare il pranzo per mio padre. Distese la salvietta a quadri bianchi e rossi sul tavolo. Nel mezzo vi depose un pezzo di pane ed a fianco del pane il portapranzo metallico con dentro un po' di formaggio e delle olive verdi, lo chiuse con cura, prese due piccole mele rosse ed una manciata di noci dal paniere della frutta e giu' anche loro nella salvietta. Infine raccolse le nocche e le lego' due alla volta a croce. Nel termos rosso verso' poi della minestra che aveva messo a scaldare sul fuoco. Prese la borsa di panno verde pesante e vi depose la salvietta insieme al termos, mezza bottiglia di vino, una bottiglia d'acqua le posate. Poco dopo mio padre rientro' mise il secchio del latte nel lavello poi si avvicino' e mi poso' la mano sulla testa "Buongiorno" mi disse, "Buongiorno" gli sorrisi. Si mise la borsa in spalla e si accosto' a mia madre "Io vado" "Va bene". Io intanto avevo finito la colazione, sciacquai la tazza ed il cucchiaio, mia madre mi aaspettava vicino la porta con la cartella per aiutarmi a metterla a tracolla. Quando uscii mia cugina era gia' fuori ad aspettarmi. Insieme ci incamminammo verso la fermata dell'autobus.antonella
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