frenkbull
Cittadino
Italy
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Inserito - 16/08/2004 : 10:41:33
Senza slancio e senza invenzione, prosegue quest'estate immobile. Trascorro giorni muti come fossi un lenzuolo steso ad asciugare, che consuma il tempo in quello stare in attesa, in quel non distinguere l'ora della vacanza dall'ora del dovere. C'è uno smarrimento profondo in me: è come scucire erbe rampicanti da un muro di campagna sotto cui domina un covo di vipere, disorientando nei fossi aperti l'azione strategica della natura. Chi può rendere all'uomo disperso le certezze illusorie confutate dalla realtà dei fatti o solo mitigarne gli effetti? Ho creduto nelle mie prove, ho fatto affidamento sui risultati delle mie ricerche, ho costruito giganti di mattoni e cuori dentro cui miravo restare all'infinito. Ma il mondo gira perché si scomodi l'uomo dalle proprie posizioni, e in questo movimento rotatorio avvengano gli scontri magistrali. Una ruzzolata energica scendendo dalla collina verso il mare e me li sono ritrovati dinanzi a me, due servi d'amore, due compagni. Il gioco delle mani, sensuale, tra i due ragazzi mi ha chiarito il dubbio di appartenenza: io sono la colonna sghemba a sostegno di una vita sorta nel posto sbagliato, sono un crogiolo di difetti di riconoscimento, sono l'incrinatura che taglia la continuità della passione. E' iniziato il lento martellare della mente, che vuole forse ricongiungere i lembi indefiniti di corpo e anima, vuole imitare la meravigliosa unione dei due ragazzi. Loro, l'esempio. Loro, la sacralità del tempo. Loro, la più nota sonata al chiaro di luna. Loro, l'incanto. Ed io, un coacervo di menzogne, ne ammiro le fattezze amplificando le mie colpe.[frenkbull]
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