Tornano gli emigranti
con l'anima in due posti
guardano nuove case
senza storia
con occhi che non coprono l'infanziaOsservano la piazza
dove giocarono
a testa e croce
il sogno di partire
La donna che volle rimanere
finalmente esce per strada
ha ancora il volto liscio
tranne una profonda ruga
di dolore
Nell'andirivieni
si cercano le mani
dell'antico distacco
ma qualcuna è sul muro
sciolta in un inchiostro nero
sotto la testa china e pesante
di un Cristo sofferente
Tira lo stesso vento
che indicò il cammino
e poi si oppose al petto
Recalcitranti
al segno della croce
mentre passa l'icona
i figli si spiegano col rumore
di una lingua diversa
quasi fuori posto
I fuochi d'artificio
nella nuova area
a fianco al cimitero
e qualcuno con nostalgìa
e disgusto
bisognava farli nella città vecchia
è lì che vegliano i fantasmi
quì dormono solo i morti
Nel cielo vincono
i lampi di colori
ognuno per un rancore
alimentato dal fiato delle anime
che trovarono sepolture
....irrequiete.....
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Dal volume:Voci dall'inferno
michael santhers