emofione
Emerito
Italy
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Inserito - 31/08/2004 : 18:16:05
Non lanciare proclami o accuse che dovresti avere il modo e il tempo di provare. Non ti accanire contro scelte che consideri insensate e nefaste, sarebbe del resto fin troppo facile e parimenti inutile, non c’è contradditorio. Non scagliarti contro un certo modo di pensare ed agire, contro un’intera ideologia. Racconta invece delle sensazioni, solo di quelle, degli stati emotivi contrastati e contrastanti vissuti nell’ultimo week-end. Della rabbia, dell’incredulità, dell’impotenza avvertita di fronte all’ennesimo scempio di una vita umana, e di una vita forse ancor più umana della maggior parte delle altre. Dell’ emozione, dei brividi che hanno attraversato il tuo corpo, come ogni volta, “during the national anthym”, quella marcetta così discussa ma a parer tuo insostituibile, del senso della patria, della tua gente, del pensiero che volava alle radici profondamente italiane della tua famiglia ed a quelle classiche della tua istruzione, mentre il nostro maratoneta andava ad annunciare la più bella delle vittorie. La sua. La nostra. Del travaso di bile, della saliva fattasi improvvisamente amara, molto amara, dell’autentica rassegnazione cui sei andato incontro, pur consapevolmente e oserei dire scientemente, quando hai deciso di farti una cenetta veloce ed un cinemino domenicale a conclusione di una giornata di mare, ed ancor di più quando ti sei reso conto che tanta gente, intorno a te, rimaneva a bocca aperta, come se non fosse stata informata di niente fino a quel momento, come se si aspettasse uno scenario completamente diverso, come se avesse creduto ad altre versioni di una medesima verità, e adesso si sentisse totalmente nuda, priva di difese mentali, di argomentazioni per spiegarsi il perché della nostra esistenza e di chi la guida al posto nostro. Dell’incredibile somiglianza di certi personaggi e di certi momenti storici, della paura di non poter fare assolutamente niente per rendere la vita dei tuoi futuri figli un po’ meglio di questa farsa, di questo schifo. Del piccolo barlume di speranza, infine, con cui ti sei riscaldato durante la notte, quando hai capito che c’era gente molto più giovane di te che al pari tuo voleva sapere, voleva approfondire, voleva almeno avere un’idea, di destra, di sinistra, europeista, cosmopolita, questo poco importa in fondo in fondo, di quali fossero i valori in cui credere e quelli da respingere, su chi fossero i carnefici e chi le vittime predestinate. Che poi, come al solito, guarda caso salta fuori che chi ci rimette sono gli onesti, la povera gente, i deboli. E chi ci guadagna, islamico, cristiano, ebreo o ateo che sia, è sempre un qualcuno che conta più di te. E che decide anche per te. Edited by - emofione on 31/08/2004 18:18:13
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