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RILETTURA DI UN NASO
Ma tu, Cyrano
con la storia del naso ci marciavi.
Vecchio ubriacone iracondo!
Con bell’arte esibivi la protuberanza
come dei glutei fa la meretrice
e altro non attendevi che uno sguardo
anche lieve, solo sfiorato, impacciato
timido
e tanto bastava, alla terza caraffa di vino,
per metter mano al ferro e sfogare
tutto il tuo rancore sul malcapitato tapino.
E Rossana poi?
Rossana la bella, Rossana la dolce
Rossana di qua, Rossana di la
in barba ad ogni tua romantica illusione
voleva solo verificare la deduzione
impertinente
se all’attributo tuo vistoso
altro più occulto ne fosse controparte.
Rossana … la cortigiana!
Così anche stasera, al terzo tracannare
hai attaccato la solita filippica e
spada in mano
ti sei messo a poetare ignaro
del tuo tempo ormai finito
e gran stupore è apparso
nel tuo sguardo appannato
quando al fin della licenza
“lui”
ha affondato la sua lama e
“tu”
sei stato il toccato.
Così ora giaci in quest’ultimi istanti
s’un pavimento lercio di taverna a cercare
del finale quella mancata rima
e ti rendi conto solo ora
di quanto è stata vana tua vita.
yama