ophelja
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Inserito - 21/09/2004 : 15:10:55
L'opera buona
A Milano ho incontrato un ombrello; era solo nella sala d'attesa, in un angolo, appoggiato a un sedile, meditava progetti suicidi.
"Ora basta" sussurrava piangendo, "Vado via con il primo che trovo e lo lascio da solo, il bastardo che blandiva :"solo il tempo di bere un caffè" mentre invece, ritornava a Pavia".
Quell'ombrello mi fece gran pena, e pensando al suo cuore distrutto, lo raccolsi decisa, e, guardinga, lo riposi veloce in valigia; poi, ben coperto da calze e paltò, sotto pile di maglie e gilet, lo invitai a venire con me.
Anche adesso , quando prendo l'ombrello, mi sovviene il suo pianto a Milano, all' agire crudele e inumano di quell'uomo che andava a Pavia.
Sento allora un sussulto, uno sdegno… Compiaciuta rimiro l'ombrello e… lo lego più stretto alla mano.
Ophelja
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