La tumultuosa vita di una donna coraggiosa, che ha lottato, ha amato e ha dedicato l'ultima sua esistenza a Dio e alle persone bisognose, Rita Lotti, conosciuta come Rita da Cascia, diventata la Santa delle cause impossibili.Iniziata ieri sera la prima puntata su canale 5 alle ore 21,00, questa sera la seconda e ultima puntata.
La regia è di Giorgio Capitani, coprodotto con l'Inghilterra è stato girato in inglese, per il ruolo di Rita è stata scelta Vittoria Belvedere, Sydne Rome è Amata Lotti - mamma di Rita -, Adriano Pappalardo è Guido Cicchi - un alleato ghibellino -, Lina Sastri è una badessa del convento delle agostiniane.
Lo scenario è la Toscana del 1300, con la lotta tra guelfi e ghibellini, con pestilenze, vendette, passioni, un Italia terribile.
La storia inizia con la nascita nel 1370 di Margherita, una ragazza molto bella e coraggiosa che s'innamora di un cavaliere ghibellino, Paolo Mancini - l'attore inglese Martin Crewes -
Nonostante la contrarietà delle famiglie i due si sposano e Rita cercherà di redimere questo marito crudele e violento, riuscirà nel suo intento, ma tutto diventa difficile e pericoloso.
Nasceranno due gemelli dal matrimonio e saranno continuamente in pericolo, in una società che si fa giustizia con il sangue, prove terribili aspetteranno Rita.
Il marito verrà ucciso e i due figli sono decisi a vendicarlo, la madre li difende ma la peste li uccide.
Rita è disperata, sola e chiede di prendere i voti, La Badessa (Lina Sastri) le fa capire che non si possono prendere solo per disperazione.
Rita allora inizia a vagabondare e incontra parecchia gente disperata che lei aiuta e capisce che quella è la sua strada.
Morì nel 1447 e, sul letto di morte volle una rosa e un fico che vennero trovati in un giardino innevato, sbocciati e maturi come la pace che riuscì a far sbocciare in mezzo alla guerra.
Da allora fu chiamata la Santa delle cause impossibili.
Grazy