E...trascino queste ossa
nella notte
stanche di camminare
per le mille vie
dietro gli sbagli dell'animaQueste ossa
gabbia costretta
di un cuore zoppo
mutilato nelle ali
impigliate nelle giostre
di feste promesse
Queste impalcature
che mi devono mantenere
per un viso corretto
da consegnare
alla pena dei giorni
alle mostre del decoro
sulla terra scritta dai passi
cancellati dal tempo
cercano riposo
su un seno
che non è più carne
ma tavole imbottite
con i chiodi degli anni
Questo scheletro
che scricchiola
e contende ai denti
il rumore
forse sarebbe durato di più
lontano dal vostro egoismo
senza il tarlo
.....dell'indifferenza....
applaudito
nel vostro repertorio migliore
.....l'ipocrisia......
la stessa che userete
nel novembre degli occhi
per un distillato di lacrime
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Dal volume:Soste precarie
michael santhers