Cari contribuenti, vi scrivo da un rifugio segreto alle Hawaii per ringraziarvi degli auguri che, temo, dopo la confessione che leggerete, non confermereste.Mettiamola cosi' : se qualcuno che non avete mai visto prima vi avvicina per la strada e inizia a raccontarvi di un luogo in cui liberamente potete esprimere i racconti e le poesie che avete nel cassetto, senza alcun timore di giudizi o pregiudizi, governato da un giunta golpista di esseri che hanno otto tentacoli al posto delle mani, in cui siete protetti da misteriosi e famelici coccodrilli e scortati da invisibili guardie oscure, un luogo su cui atterranno navi spaziali con a bordo esuli in fuga dai pianeti della galassia... voi che fate, gli date una pacca sulla spalla e ve ne andate alzando gli occhi esasperati al cielo, oppure gli date corda?
Ci state pensando? davvero gli dareste corda? no, vero?
Eppure qui lo avete fatto.
Vi siete autoconvinti di qualcosa di impossibile e avete tanto difeso tale convinzione fino al punto di negare l'evidenza e avete veramente pensato di essere al sicuro sull'isola di concerto, tanto da trasportare nelle vostre mail box le vostre ricchezze, l'argenteria, i quadri.
E oggi vi siete accorti che non e' rimasto niente, mentre eravate intenti a leggere e a scrivere, le vostre mail box le cui porte, ingenui, non avevate chiuso a chiave, sono state svuotate.
Ma non basta, voi non mi denuncerete, tanto chi vi crederebbe? derubati di quadri di Van Gogh e Matisse appesi alle pareti delle vostre mail box? per prima cosa vi chiederebbero come mai li avevate in vostro possesso. E cosi' dovrete continuare a credere di trovarvi su un luogo perfetto e continuerete a contribuirvi, mentre io vi guardero', da lontano, dalle spiagge di Waikiki.
Perche' non vi ho solo sottratto le ricchezze, ma qualcosa di molto piu' caro, vi ho sottratto l'anima.
Un risata beffarda da cio' che sono veramente, il Doktor Faustrob.
Gia', ma erano solo fantasie letterarie. La realta' di Roberto era molto diversa, altro che dittatore dell'isola, scienziato pazzo, mostro spaziale dagli otto tentacoli, novello dottor Faustus, era ben piu' vicina ai "sogni proibiti" alla Danny Kaye. Giunse la pausa pranzo, appese la tuta da lavoro, omaggio della municipalita' di concerto city agli addetti alla manutenzione, trasse il cestino che conteneva il frugale pasto ormai freddo che si era preparato all'alba prima di uscire e si diresse verso il parco, si sarebbe seduto alla solita panchina, di fronte alla fontana. A pensare. Alle donne. No, non nel solito senso in cui si pensa alle donne, no, non ad una donna in particolare, ma proprio alle donne. Migliaia di donne, la quasi totalita' degli scrittori su concerto. Certo Roberto era ben conscio che concerto pareva aver bruciato le tappe del fine ultimo dell'umanita' secondo la mistica, la donna, libera da condizionamenti e in grado di dispiegare tutta la potenza dei due emisferi cerebrali, trionfava in tutti i campi, letteratura compresa, si appropriava della sua essenza di radice dell'albero della conoscenza e alla fine dei tempi l'uomo, strisciante per terra, avrebbe arrancato invano per raggiungerla. Tutto vero, tutto coincideva con il fine ultimo di concerto. Anche se piu' volte Roberto aveva chiesto al grande Admin Beppe di impedire l'iscrizione a concerto delle donne, sarrebbe stato cosi' bello farlo diventare un club inglese, comode poltrone e il te' delle cinque, riservato agli uomini che potevano chiacchierare in pace di sport e cavalli. Ma non era riuscito a convincerlo e cosi' erano arrivate a migliaia, a confermare e precedere il senso cabbalistico dell'esistenza.
Gia', ma il lavandino? davvero, il :"mi sturi il lavandino?", e la macchina, :"mi cambi il pneumatico alla macchina?".
Insomma, le situazioni famose in cui l'uomo era ancora necessario e insostituibile? Certo nell'era concertistica le richieste delle donne erano un po' diverse, per questo era stata creata la squadra di manutenzione. "Mi sposti il mio testo da qua a la'?". E la squadra lo spostava. "Mmmm.. no.. mi piaceva piu' dove era prima, rimettilo qua". E cosi' accadeva. "Be', non mi piace ne' qua ne' la', mettilo li'".
E le virgole? Era esausto, la settimana precedente era stato denominato "virgolaio", riceveva dei testi appositamente scritti senza punteggiatura alcuna da diverse scrittrici :"io l'ho scritto cosi', ma con tutto quello che ho da fare... mettici le virgole, cosi' lo pubblichiamo". Aveva speso tutto lo stipendio che la municipalita' prometteva ai manutentori, e che non sarebbe mai stato pagato, per acquistare al supermercato le confezioni di virgole e punteggiatura e per ore e ore si era impegnato al gravoso compito.
E il giorno precedente una scrittrice gli aveva mandato in mail un testo, :"non so come si fa a postarlo su concerto, me lo fai tu?", subito la corsa al sito e la scoperta che il testo era gia' stato postato e il ritorno precipitoso alla mail box :"ma c'e' gia', ci sei riuscita da sola!" e la risposta :"ah si', ok, si', lo avevo gia' fatto io".
E fu allora che fuggi', si rinchiuse al cinema, proiettavano "Hellboy", uno splendido film di fantascienza con mostri e avventure mozzafiato, si immerse nella figura del protagonista, combatteva gli esseri degli inferi e alla fine salvava l'eroina della vicenda, che interpretava, guarda caso, la figura catalizzatrice della salvezza dell'umanita'. E appena usci' dal cinema, galvanizzato e ricco di nuove idee per la creazione di altri raccappriccianti personaggi da descrivere tra le foreste e gli oceani dell'isola di concerto, giunse un messaggio telefonico, la richiesta di una scrittrice della correzione di un testo. E fu allora, in uno dei rari lampi di comprensione che lo illuminavano solo dopo la visione di un film di avventure, che comprese la sua funzione e con gioia si rimise la tuta di addetto alla manutenzione della municipalita', ma sul petto spiccava un carattere dal colore giallo oro, una virgola : "Comma-man", il virgolaio. Un nuovo personaggio era nato.
Grazie di cuore per gli auguri!
Doktor Faustrob e Comma-man