TextText 04/08/'04
Semplicemente hai pensato la luce
mio prato lontano da disperdersi,
anima che sola tensione hai la clausura-
di rado per lievi attimi sfiorata
da levarsi di luna
livida ustione imprevedibile
se desiderio blu-cobalto
di avide comete ti sceglie cibo-
non trova altro e ha fame.
04/09/'04
Sia luce oggi,madre Luna,
splendidamente nera levati
di blu-cobalto,mentre segue l'anima
insieme a te ustionando-
esigere che l'anima non arda
è chiedere al fuoco stesso
di grembo di esistenza
non più ardere,vivo,soltanto vivo
nel silenzio bianco.
Quel gelo di una madre che respinge
prima ancora di levarti ad esistenza
non ti possieda,anima, se levi
decriptare cielo di suoi sensi,
incomprensibili comete che ostinano
a chiamarti:
di sola luce e freddo blu-cobalto
costruirai nel tempo la Parola,
di sola fredda luce rinnegando
madre luna,infertile grembo che t’incalza.
05/03/'04
Perché tu hai vita,ma sepolta giace,
mio amore, distorto ramo disseccato
dove d'incausto verde urlo stride
e vorrebbe gettare, ma non leva
a penetrare sconfiggendo il legno
e non azzarda si riduce peggio
di frammenti di luce
che bianco di materia discaccia
da ritorno al primo grembo:
coltre di neve se bianco implacato possiede,
madre che inerme ti ha gettato.
22/08/'04
Di altra luce tu rispondi-
madre Luna non è tuo il sonno che ritempra
dove getti quando esplode vita
perché sia verde di erba
prato che vita slenta
a bruciante dissenno-
e vita calpestano tuoi raggi i corpi
che solo intendono quel bianco quel sonno quel dissenno-
di nuovo,di nuovo si rintana nella notte-
ma in verde prato,Luna, persino in bianco suo dissenno
Padre potrai gettarti di esistenza.