"Coooosa?", ha esclamato Beppe, il grande Admin di concerto, appena gli ho detto ieri per telefono che sarei andato a vedere un film interpretato dall'attrice che aveva sostituito nel mio cuore l'adorata Julia Roberts.
"Si tratta di Ashley Judd", gli ho spiegato, "Julia ha appena avuto due gemelli, Patricia e Walter, e cosi' e' venuta l'ora per me di cercare una nuova fidanzata cinematografica".E in effetti devo dire che, come avveniva per Julia, non mi sono perso uno dei film con Ashley Judd, il penultimo dei quali e' stato "De-Lovely", in cui interpretava la moglie del musicista Cole Porter. Ma Ashley e' famosa per le caratterizzazioni dei diversi ruoli di investigatrice, "Il collezionista", "High Crimes", "Colpevole di innocenza", sono tra i tanti film in cui scopre delitti e assassini.
"La tela dell'assassino", insieme agli altri grandi attori Samuel Jackson e Andy Garcia, e' un tuffo nel vero giallo, colpi di scena, ambientazioni losche, personaggi di cui non si capisce se sono buoni o cattivi, inseguimenti, i laboratori della scientifica, scatole cinesi che si aprono e richiudono lasciando con un palmo di naso convinzioni che ci siamo fatti solo nella scena precedente. E Ashley e' eccezionale, la parte dell'ispettore di polizia della squadra omicidi pare tagliata per lei.
E' tanto brava che l'abbiamo chiamata a risolvere un caso sull'isola di concerto di sogni...
"E' sparito, l'avevamo invitato a unirsi a concerto di sogni e dopo appena un messaggio pubblico, e' scomparso", Beppe porgeva all'ispettore Ashley un testo con la presentazione dell'ospite di cui si erano perdute le tracce. "Chi lo ha visto per ultimo?".
"Io", risposi, "gli avevo spedito un messaggio di benvenuto, come facciamo di solito, come ho fatto per tanti altri".
"Avete la lista di questi altri?", domando' l'ispettore con tono di autorita'. "Si', ecco", Beppe estrasse da un cassetto una stampata con una lunga sequenza di nomi e la consegno' alla donna. "Sono tutti rintracciabili per interrogarli?", chiese lei.
"Non lo so, se ne occupa Roberto di solito, sai dove trovarli?", rispose Beppe.
Rimasi lungamente in silenzio, abbassando gli occhi.
"Ebbene?", si spazienti' Ashley. "Ecco, per esempio, il primo della lista, e il quarto e i seguenti otto, hanno fatto tutti la stessa fine, un messaggio pubblico, il tuo benvenuto e poi sono scomparsi.. e sono tutti uomini", noto' l'ispettore studiando i nomi.
"Ah si'?", feci io con tono sorpreso.
"Ah", rimarco' Beppe lanciandomi uno sguardo interrogativo.
Il chiavistello giro' a fatica, la serratura del cancello di ferro lottava contro la ruggine, l'umidita' dei sotterranei del castello della municipalita' di concerto city non era certo un toccasana per chi volesse curarsi i reumatismi. L'ombra avanzava nel buio, i suoi occhi parevano tanto abituati all'oscurita' che non inciampo' neppure una volta sugli scalini che scendevano nei meandri di pietra. Si porto' all'improvviso le mani davanti al naso, aveva avvertito quell'odore che lo nauseava, ma continuo' fino alla vasca scavata tra gli antichi pilastri del maniero. Si udiva uno sciacquio continuo, come delle possenti code che si calavano e si risollevavano dall'acqua schiumosa. Si avvicino' a quelle creature di cui poteva vedere solo i riverberanti occhi piccoli e maligni e, senza una parola, lascio' cadere un foglio, poi si volse e ritorno' sui suoi passi, non richiuse il cancello.
"Ne e' sparito un altro, Beppe si fa in quattro per trovarli e spariscono, e tu sei sempre l'ultima persona ad averli contattati", Ashley mi osservava con sguardo indagatore, seduta di fronte a me al tavolino del locale di Concerto Harbour, il mare era verde scuro, nubi di tempesta disegnavano il cielo, stormi di cormorani volavano bassi ed emettevano il caratteristico agghiacciante suono stridulo.
"Sono un sospetto ispettore?", le risposi con un aperto sorriso, non c'era nulla come quel cupo paesaggio che ci attorniava che poteva mettermi di umore cosi' allegro. "Ma no", mi sorrise di rimando, "solo che io credo che tu sia la chiave del mistero, forse qualcuno ti segue, ti usa per raggiungere le vittime".
"Stai cercando di dirmi che devo continuare a comportarmi come al solito, fino a che il colpevole fara' un passo falso?", le chiesi.
"Esattamente, anzi, raccontami, supponiamo che si iscriva qualcuno a concerto, descrivimi qual e' la procedura".
"Be'", risposi concentrandomi, "gli mando un messaggio di benvenuto e poi lui scrive un primo testo e, se io ritengo che non violi le regole di concerto..."
"Come?", mi interruppe Ashley, l'adoravo quando mi guardava con quell'espressione curiosa, "se tu ritieni... e se non ritieni... che cosa succede?"
"Do' una voce a Cocco & Drilly, i due coccodrilli che vivono nelle segrete del palazzo della municipalita' e loro si incaricano di convincere l'ospite a salpare verso altri lidi, sono bestioline simpaticissime, inoffensive, pensa che non devo mai neppure chiudere a chiave il cancello di ferro del loro antro, escono di notte solitamente e il giorno dopo l'importuno non e' piu' su concerto".
"Roberto, e quando e' successo l'ultima volta?, pensaci bene prima di rispondere."
"Io... non lo so, ho i ricordi confusi, adesso che mi viene in mente, solitamente stampo tutti i primi messaggi dei nuovi ospiti e poi li porto nei sotterranei, non so perche' lo faccio, davvero, ho sempre fatto cosi'..."
"Non so che cosa pensare Ashley, conosco Roberto da sempre, certo non posso dire che non sia un tipo bizzarro, ma occorre considerare che la sua vita e' stata segnata quel giorno in cui da piccolo cadde a scuola e poi, tornato a casa, si ritrovo' nel piatto il minestrone di verdura e si mise ad urlare di terrore, aveva associato le sbucciature della caduta alle verdure e non riusci' mai piu' a liberarsi da quell'incubo, credi che la sua mente abbia continuato ad avere dei vuoti e che possa essere implicato, senza che se ne renda conto, nelle sparizioni?"
Ashley e Beppe discutevano di fronte al camino della stanza presidenziale della municipalita' di concerto city, lei prendeva appunti e insisteva nell'approfondire le informazioni che il grande Admin le offriva "guarda Beppe, i primi messaggi degli scomparsi, hanno una caratteristica comune, scrivono quello che a loro piace, la minestra, hanno tutti un comune amore per le minestre! e sono tutti uomini, Roberto li ha associati alle verdure di cui ha orrore, evidentemente sentiva in loro una minaccia per le scrittrici di concerto?"
"Ecco!", Beppe si diede una piccola botta sulla fronte con il palmo della mano, "in uno dei suoi racconti aveva parlato delle cipolle che fanno piangere le donne...", "infatti", riprese Ashley con entusiasmo, "e cosi' li affidava alle fauci dei vostri coccodrilli!".
"Cocco & Drilly? Oh no Ashley, sono bestiole inoffensive, pensa che il cancello delle segrete rimane sempre aperto, anche se escono durante la notte, non sono certo loro che possono rendersi responsabili delle sparizioni!"
Tutti e due parvero accorgersi di un peso che facevano fatica a sopportare, : Roberto, un serial killer?
"Roberto, sapresti descrivermi Cocco & Drilly?", mi chiese con noncuranza Ashley, l'avevo invitata in un locale dei bassifondi di concerto city, l'unico luogo della citta' in cui si potevano mescolare barrette di cioccolata e aranciata amara senza dare adito a sospetti nelle autorita'. "Descriverteli? Veramente no, non li ho mai visti, sono sempre al buio, a me piace l'atmosfera dark, ci ambiento sempre diversi racconti, e quando porto loro i foglietti con i primi testi degli ospiti di concerto, non richiudo neppure...", una consapevolezza mi oscuro' lo sguardo e Ashley se ne accorse :"non richiudi il cancello? ne sei proprio sicuro?"
"Be', una volta a dire la verita' l'ho chiuso con un chiavistello, e' successo tutto due settimane fa, ho avvertito una specie di sibilo sinistro, anziche' il solito allegro gracchiare, ma non avevo tempo e cosi' ho iniziato a chiudere a chiave, ripromettendomi al piu' presto di scoprire che cosa era successo, poi mi sono sentito buffo e ho ripreso a lasciarlo aperto".
Era la notte seguente, cigolava, ma si apri' infine dopo una spinta, il sordo rumore ritmico delle scarpe dalla suola di gomma che scendevano gli scalini di pietra, un foglio scivolo' dalla mano, un grido di donna :"fermo, alza le mani o sparo!", un raggio di luce da una torcia elettrica illumino' l'antro e le mie mani salirono a proteggere gli occhi :"Ashley, sei tu? ma che fai, mi accechi cosi'!".
Avvertii una gelida carezza sulla spalla e poi un'altra sulla guancia, :"Cocco? Drilly? siete voi? ma siete lisci, non scagliosi! ma cosa...!"
Una gomitata nello stomaco mi scaglio' a terra, la luce della torcia si spense e percepii una collutazione furiosa attorno a me, sentivo il rantolo di Ashley :"aiutami...", setacciai l'antro fino a che le mie dita si avvolsero attorno alla torcia, la accesi e la puntai verso la voce della ragazza e rimasi agghiacciato.
Due mostri preistorici, enormi viscidi serpenti a quattro zampe, stavano strangolando la mia ispettrice preferita, "ma voi.. non siete Cocco & Drilly!". Mi gettai nella mischia, lottammo fino a che Ashley si libero' dalla morsa mortale e con una serie di mosse di judo si sbarazzo' dei due rettili, annodandoli tra loro.
La polizia li porto' via ammanettati, trovammo Cocco & Drilly prigionieri in una cella, al limite dell'esaurimento nervoso, i due serial snakes mi avevano seguito nelle visite alle segrete, avevano catturato e sostituito i due coccodrilli e nelle notti senza luna si avventavano contro gli ospiti di concerto le cui caratteristiche e luoghi di ritrovo rilevavano dai foglietti con i primi testi che io credevo di lasciare in lettura agli allegri alligatori.
"Ci sono ancora molte cose che non ho compreso nella tua complicata e contorta mente Roberto, non si puo' dire che tu non mi incuriosisca", Ashley mi salutava dalla scaletta dell'aereo che la riportava in patria, dopo avere risolto il caso, "ma mi riprometto di conoscerti meglio, che ne dici se continuiamo ad andare al cinema assieme, tu in sala, io sullo schermo, ma sempre allo stesso film?". Rimasi senza fiato dal piacere e mormorai :"non chiedo di meglio Ashley".
E' di nuovo notte, adoro il buio, mi piace riuscire a seguire i sentieri ad occhi chiusi, scendo gli scalini delle segrete del castello della municipalita' senza inciampare neppure una volta, raggiungo la vasca da cui si leva il risucchio dell'acqua sottoposta agli schianti delle code squamose, lascio cadere il foglietto con il testo del messaggio di presentazione del nuovo ospite di concerto, mi volto e torno sui miei passi, mi arresto dopo il cancello di ferro, la mia mano inizia a girare il chiavistello, poi si ferma a meta' giro, sorrido al sinistro cigolio che si leva nel silenzio, a me basta che Cocco & Drilly gli compaiano a fianco, si sarebbe spaventato quel nuovo ospite di concerto, cosi' impara a scrivere che gli piace la minestra.
Roberto
Dove c'e' il grande cinema, concerto c'e'.