C'era nebbia, fitta, era come essere in mezzo alle nuvole.
"Uno...due...tre..." quante sfumature di colore dal bianco al giallo al marrone al rosso si possono contare sulle foglie d'autunno, in riva al laghetto "uno...due...tre....." strano, non sono solo a contare e a fischiettare "MiSolDoSol MiSolDoSol FaSolSiSol FaSolSiSol..."si conta e si canta nella nebbia sula riva di un laghetto.
"Uno...due..." ma...due altri occhi.....non e' una foglia con gli occhi...anche se e' bellissima...di tutte le sfumature di colore dal bianco al rosso...illuminata dalla luna che sbuca dalla nebbia.....mezza luna, perfettamente tagliata a meta'.....due scatti spaventati, il mio e il suo...due corse a nascondersi, dietro un albero io, dietro l'altro lei....per un attimo vedo due paia di zampe raddoppiare la loro lunghezza e scattare via .......la vedono gli abitanti del villaggio :"E' bellissima, e' l'esemplare piu' bello che si sia mai visto da queste parti..., perche' sei spaventato Roberto? Era una rana, di quelle colorate...nel buio di una notte di mezza luna!". Le luci del villaggio si accendono e io racconto agitato: "Sapete era...ci siamo guardati...era tonda...e si e' allungata!" "Speriamo che torni" dissero i sapienti del villaggio, tutti insieme, :"speriamo di rivederla nel nostro laghetto".
"FaSolSiSOl FaSolSiSol MiSolDoSol MiSolDoSol...""Era grosso...mi ha fissato....non era una rana.....e si e' allungato ed e' fuggito via...sembrava che anche lui fosse intorno al laghetto a contare i colori delle foglie d'autunno e cantava..."LaFaDoLaFaDoFaLaSolDoSiDoDoDoSiDo..."
"Era un umano", le dissero le altre rane sapienti, "perche' sei spaventata?".
...e quella notte di pochi sabati fa, nel cielo liberato dalla nebbia dal vento di quel giorno di mezzo mese di un calendario, esattamente meta' della luna era nel cielo mentre l'altra meta' si specchiava nel laghetto, proprio uguale uguale....le luci del villaggio si spensero, non erano riusciti a trovarla....io fissavo quella meta' della luna nel cielo e pensavo :"forse dovevo darle un bacio e sarebbe uscita dall'incantesimo.....e si sarebbe trasformata...." E nello stesso momento forse lei fissava l'altra meta' della luna, che si specchiava nel laghetto illuminato, uguale uguale a quella che era nel cielo e pensava :"forse avrei dovuto dargli un bacio....sarebbe uscito dall'incantesimo e si sarebbe trasformato nel mitico rospo azzurro..".
E per tutta la sera, rimanemmo tutti e due a pensare...e a fischiettare da due mondi lontani lo stesso motivo "ReDoSiDo ReDoSiDo..."
Cosi' ho riportato le note che le gocce d'acqua che cadevano dall'albero dopo la pioggia picchiettavano sulle foglie dalle tante sfumature di colore, in un sera di una fredda notte di nebbia che si apriva all'altra meta' della luna, in un altro luogo, lontano da qui.
"SiSolFaSolMiSolReSol..."
(E' un messaggio con accompagnamento musicale scritto, su tre ottave diverse).
Prove tecniche di sonoro, dopo tutto e' un concerto:-)
Roberto