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Roberto Mahlab
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Inserito - 13/01/2002 :  15:37:34  Mostra Profilo  Replica con Citazione Invia un Messaggio Privato a Roberto Mahlab
.....Sherlock Gardener era alto, i capelli biondi tagliati alla marine, l'aspetto misterioso, due occhi color ghiaccio celati da un paio di Ray Ban neri, una cicatrice a destra sul mento, un impermeabile chiaro gli ricadeva perfetto lungo il corpo atletico. Non sorrideva mai, anche se a molti cosi' appariva quando la cicatrice si muoveva solidale alle espressioni del volto....era inginocchiato presso la macchia scura sul selciato, essa era una forma sinuosa lunga e stretta come un'ombra di un corpo steso. "Vede ispettore? Sono arrivate telefonate agitate e sono corso fuori e ho trovato la macchia per terra....". Gardener poso' la sua mano nodosa sull'ombra e la accarezzo', rivolse il palmo verso gli occhi e osservo' :"....acqua.....". "Si'!" riprese the Porter agitato, mi ha macchiato il selciato e guardi su.....". "...gocce....": "Si'! da quel terrazzo all'ultimo piano, ecco chi e' stato! E' sceso con una bottiglia di plastica mezza vuota balbettando scuse, ma allora perche' l'acqua continua a scendere?".

Dalla grondaia zampillavano gocce d'acqua, danzavano sfiorando i davanzali dei balconi dei piani sottostanti e si riunivano nuovamente sul selciato ormai asciutto a causa dei mesi di siccita'. "Ispettore...scopra chi e'....che cosa succede... non piove da mesi e quest'acqua che cade cosi' fa saltare i nervi dei condomini e mi bagna il cortile". Gardener lo squadro' con espressione dubitativa mentre con la mano sinistra si lisciava pensoso la lunga barba castana con fili grigi, lo sguardo degli occhi scuri perso lontano nei tempi e mormoro' con accento inconfondibile :"Oyvavvoy!...e se per caso prima o poi piove e molta ma molta acqua scendera' dalla grondaia...telefoneranno molto ma molto in alto per protestare, presumo..." la cicatrice a sinistra sul mento si mosse e parve un ghigno. :"Okay, tra poco la squadra speciale della scientifica arrivera' e porteranno via l'ombra sul selciato, non tocchi nulla, io vado su".

Sali' le lunghissime rampe di scale, i suoi passi addestrati senza un rumore, per cogliere il respiro di chi voleva catturare, il fiato ansante come una locomotiva. La porta era spalancata, passi furtivi si allontanavano, una sottile linea d'acqua lo guido' nel buio dell'appartamento, colse la luce della luna piena e si precipito' sul terrazzo, lo accolse il sibilo del vento come una sguaiata risata schiamazzante e una visione apocalittica fece fremere la cicatrice al centro del suo mento. Il terrazzo era esagonale a multicolori pietrine lucenti, una lampada in alto era accesa spaccando il buio della notte, la begonia era a terra, strappata presumibilmente dalle raffiche dal suo nido, i rami laterali erano braccia spalancate una a destra e una a sinistra, il fiore centrale come sguardo spento, inaspettatamente sorpreso e attonito verso l'infinito. Gardener si accuccio' per verificare che la fotosintesi della vittima fosse cessata, un brivido di freddo provocato da uno sbuffo di vento gelido catturo' i suoi occhi verso il rododendro in verticale a testa in giu', il fondo rettangolare aggrappato alla terra del vaso con radici che si tendevano per lo sforzo di non essere strappate, la mimosa dalle foglie secche e senza piu' batuffoli gialli, il pino accasciato contro il suo ramo, come a supplicarla di non morire, eppure era visibile ancora quel rivolo d'acqua che scendeva, goccia a goccia, verso la grondaia e poi attraversando il vento precipitava verso il cortile, il salto nel vuoto, decine di metri piu' sotto. Gardener si levo' in piedi insicuro, la mano copri' gli occhi accecati da uno spettacolo agghiacciante nella sua spettacolarita', era circondato da cespugli di rosse camelie, rose lampeggianti alternativamente, ognuna di un colore, una azalea fuxia aveva aperto tutti i suoi petali come volesse inghiottirlo e la musica del vento e dei fiori prese sbeffeggiante possesso delle sue fantasie. Scosse il capo per chiarirsi le idee.
Inspiegabili delitti a catena su quel terrazzo e il grande e ramificato e altissimo gelsomino aveva certo visto tutto ma la fragranza del suo profumo lo stordi' e la mente di Gardener rinuncio' a capire...

continua...




   
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