luisa camponesco
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Italy
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Inserito - 31/10/2003 : 17:54:02
Veniva dal profondo di un tempo senza tempo, da uno spazio buio ed infinito. Era piccola ma luminosa, si guardava attorno, voleva scoprire cose nuove, incontrare amici, così incominciò il suo cammino. Per parecchio tempo non vide nulla, solo oscurità. Incominciava a scoraggiarsi poi scorse in lontananza dei puntini luminosi. Ebbe un fremito, si aggiustò la coda e si diresse verso di loro. Le raggiunse, erano due stelline, non la guardarono neppure prese com'erano a parlare. La piccola cometa cercava di farsi notare, di inserirsi nella conversazione. Ma una delle stelline si fece rossa e le gridò: - vattene via, non vedi che non sei come noi? La cometa ci rimase malissimo e si allontanò. Ogni tanto si voltava a guardarle mentre ridevano e si facevano beffe di lei. Tutta mortificata riprese il cammino, ora il buio era meno fitto, le luci aumentavano, ma si sentiva sola e decise di riprovare. Era un pò timorosa dopo la recente esperienza , ma si sentiva sola e decise di riprovare . Si avvicinò, ma non troppo, erano stelle molto più grandi, discutevano fra loro chi fosse la più luminosa. Alla piccola cometa sembravano tutte belle, voleva dirlo, ma non la ascoltavano prese com'erano dal loro litigio. Si allontanò sospirando sconsolata, possibile che nessuno volesse ascoltarla? Stava ancora rimurginando quando si sentì chiamare: - dove vai tutta sola, piccolina? Si girò sorpresa, era un ammasso grosso e scuro, roteava su sè stesso, incuteva paura. - ma tu chi sei? chiese allarmata - non vedi sono un meteorite, ho tanti fratelli, alcuni più grandi, altri più piccini. Giochiamo a rincorrerci nello spazio, scappo altrimenti mi raggiungono. La cometa rimase di nuovo sola e non si era accorta che nel frattempo la sua coda era diventata più lunga e luminosa, era bella e non lo sapeva. La vide, era enorme con una lunghissima coda, la sua luce era tale che rischiarava tutt'intorno. Una luce quasi accecante, ma era una cometa proprio come lei. Allora , si disse, anche lei aveva delle sorelle, la felicità la scosse tutta e mandò bagliori di contentezza, si diresse subito verso la grande sorella. - sorella, sorella fermati! - urlò- finalmente ti ho trovato. Non era più sola , si affiancò a lei quasi volesse accarezzarla. Incominciò a parlare, a dirle di quanto fosse contenta di averla incontrata. - dimmi cosa facciamo ora grande sorella, dove siamo dirette? Per tutta risposta la grande cometa con un gran colpo di coda si allontanò velocemente. Rimase sbalordita e tremante , se avesse avuto gli occhi avrebbe pianto, ma comunque molte particelle luminose si staccarono da lei per disperdersi nell'universo. Rimase ferma per un pò a domandarsi perchè esisteva, per quale motivo fosse nata e quale il suo destino. Se il suo destino fosse stato quello di percorrere da sola quelle strade infinite, senza nessuno con cui parlare o giocare , molto meglio porre fine a questo vagabondare. Riprese il cammino senza più curarsi di nulla e di nessuno, per un istante invidiò il brutto meteorite e i suoi fratelli. In lontanaza vide una scia bianca , pareva una strada ,era invitante. Si diresse verso di essa, un posto valeva l'altro. Ogni tanto qualcuno la chiamava , la salutava, ma lei non rispondeva più a nessuno, non cercava più nessuno. Ora era lei a non volere più nulla. Man mano si avvicinava, notava quanto era diversa questa galassia, era lunga e sinuosa, una via bianchissima. Alcune stelline le sorrisero - ciao bella rimani con noi... No, non si sarebbe lasciata più ingannare e tirò dritto. Davanti a sè c'era una stella, nemmeno tanto grande ma emanava calore ed energia. - stammi lontano cometa o il mio calore ti annienterà. Rimase stupita, qualcuno si preoccupava di lei - come ti chiami? - chiese - mi chiamo Sole e questi sono i miei figli - si spostò per mostrarle nove pianeti. - sono tutti tuoi? chiese nuovamente la cometa - certo, il mio preferito è il terzo, guarda come è bello La cometa si avvicinò a quel pianeta tutto azzurro, aveva ragione il Sole a preferirlo agli altri era davvero il più bello. - ciao, ma quanto sei bella! - disse all'improvviso il pianeta - davvero mi trovi bella? - sicuro e ne ho viste passare di comete, ma mai una come te. La cometa si sentì all'improvviso strana e turbata. - mi piacerebbe che tu restassi con me, ma perderesti la tua luce e la tua bellissima coda. Qualcuno la voleva, aveva trovato qualcuno che la voleva. - non saprei che farmene della mia coda o della mia luce se dovessi rimanere sola. Il pianeta per un pò rimase in silenzio. Ecco, pensò la cometa, si è già pentito. - se resterai con me non potrai più tornare nel cielo- disse rammaricato - non mi importa, se tu mi vuoi rimarrò con te - lei rispose - allora vieni ti aspetto. La piccola cometa guardò per l'ultima volta lo spazio che stava per lasciare senza rimpianto e con un balzo si lanciò sul pianeta. L'impatto fù violento, si formò un enorme cratere, ma subito acque azzurre e trasparenti la ricoprirono in un fresco abbraccio. Sulle rive del lago, un poco alla volta nacquero piccole piante per diventare sempre più folte ed alte. Apparvero i primi fiori che profumarono l'aria, i raggi del Sole , che aveva assistito a quel gesto d'amore , lo accarezzavano amorevoli e all'improvviso intorno ad esso esplose un nuovo canto di vita. Nessuno nasce mai per puro caso.
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