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Roberto Mahlab
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Inserito - 04/12/2003 : 22:12:20
PrologoHonolulu - novembre 2003 - dal mio diario L'ombra in avvicinamento oscuro' cio' che era rimasto dei raggi del sole che illuminavano la Terra piatta, battuta da una pioggia fittissima e bianca, radioattiva. Io aspettavo sugli scogli devastati di quella che era stata la piu' bella baia del mondo. Dall'astronave, il torvo viso di Mephisto mi osservava, forse si chiedeva come avevo fatto, che cosa si nascondeva all'interno di quel fisico da marine, sotto i baffetti biondi, quell'impermeabile chiaro e gli occhiali neri, in cui si riflettevano quegli occhi dal colore azzurro acciaio e quelle cicatrici sotto il labbro sinistro, o forse destro, che parevano sorridere al posto della bocca e quella valigetta nera che tenevo in una mano, che appariva leggera e i due doberman neri, Alfa e Omega, al guinzaglio. Mephisto si domandava come fosse possibile che esistesse nella galassia qualcuno che avesse potuto concepire il disegno che lui aveva sempre sognato ma che non era mai riuscito a mettere in pratica.... distruggere la Terra.... e solo per avidita', per l'oro, i diamanti.... L'idea mi era venuta leggendo una dispensa dell'enciclopedia gallattica, che avevo sottratto dai sotterranei dell'universita' del Kentucky, che mi aveva assunto come uomo delle pulizie. Otto dollari al giorno, non mi bastavano neppure per comprarmi i video degli X-Files, l'encicopledia parlava dell'animo umano e di come gli scienziati avessero scoperto in esperimenti di laboratorio che era possibile guidarlo, modificarne a piacere i sentimenti, il grande gioco, il piu' grande di tutti. Mi scoprirono a leggere quella dispensa e mi cacciarono, era inverno, io credo che nessuno di voi avrebbe voluto essere al mio posto fuori al freddo del Kentucky in inverno, senza lavoro, senza prospettive, senza cibo, senza i video degli X-Files. E, come succede a tutti in tutti film, fu il momento in cui fui avvicinato. Era la piu' squallida bottega di banco di pegni che potesse esistere, al posto della porta aveva una ragnatela e gli occhi del ragno squadravano ogni persona volesse entrare. "Ho sentito parlare di te, mostrami che non e' leggenda, distruggi la Terra, in cambio ti daro' ogni ricchezza", un rapido cenno del capo e accettai la proposta di Mephisto...
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Roberto Mahlab
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Inserito - 04/12/2003 : 22:15:07
IQuello che accadde dopo e' solo una ulteriore testimonianza a conforto delle tesi di due personaggi, Lefty Far e Righty Far, fratelli gemelli, sulla pericolosita' sociale di un losco gruppo di individui. In particolare raccontero' tutto sul piu' malvagio tra loro e cioe' io. Vi domanderete certo tutti quanti come sia possibile concepire non solo un mondo possibile ma addirittura semplicemente un mondo quando su questa Terra sono presenti figure del genere. Ma come tutte le cose, anche quello che e' successo negli ultimi tempi sul pianeta ha una ragione. Che risale al passato. E oggi c'e' la resa dei conti. Righty Far era la direttrice del laboratorio e aveva scelto me e Lefty Far per condurre la sperimentazione sulle cavie. Il 6 agosto di quell'anno ci fu il primo attacco atomico sul Giappone e il 6 agosto dell'anno prima era l'anniversario del 6 Agosto dell'anno precedente e cosi' via e questo nessuno puo' contestarlo: ma quello che pochi sanno e' che il 6 Agosto dell'anno scorso io ero in kayak. Come potete immaginare, non e' certo stata una coincidenza. Ma quando si e' presa la decisione di distruggere la Terra e di fare arrabbiare Lefty e Righty Far? Subito dopo colazione, da una serie di personalita': Winston Churchill fu irremovibile, a Gengis Kahn brillavano gli occhi e tutta la squadra dell'Inter grido' :"Ole'!". E cosi' in quel giorno di tardo autunno decisi che non era il caso di tagliarmi i miei baffetti biondi che stavano proprio bene con i miei capelli biondi tagliati corti su un fisico da marine. Certo c'era quella cicatrice sull'angolo destro del labbro, ma arriveremo anche a questo. Di solito giro tenendo al guinzaglio due labrador neri e porto un paio di occhiali neri, mentre il mio impermeabile e' chiaro. Che legame c'e', vi chiederete voi? C'e', c'e', esattamente come tra me e le colpe di cui mi accusano i fratelli Far. Il primo a cui detti l'incarico di far detonare 83 tonnellate di esplosivo nel mondo fu John Smith. Lo rintracciai sotto un bombardamento dell'aviazione dello Zaire sul territorio occupato dagli hutu. Gli offrii una parte dei soldi rubati a Mephisto mentre era girato. John Smith sbaglio' addirittura pianeta e quella notte la luna fu oscurata. Utilizzando la carta di credito sotratta sempre a Mephisto, convinsi stampa e mezzi di informazione di tutto il pianeta Terra a comunicare che si era trattato di una eclissi. John Smith torno' nelle foreste dello Zaire, ma i caccia governativi inviati a stanarlo non lo colpirono. Avevo pensato che fosse un peccato dargli quei soldi e che fosse un peccato spenderne altri per comprare cibo per i labrador. Dal loro sguardo dopo il pasto, compresi che doveva essere stata un persona molto buona. Non potevo contare su nessuno, dovevo farlo io. Ma non voglio dirvi tutto in una volta. Se vi interessa vi spieghero' come ho fatto nel prossimo paragrafo. E poi magari vi spieghero' il perche'. E se mi costringerete, vi svelero' in seguito qualcosa che turbera' i vostri sonni. Spero di non arrivare a tanto. Intanto state lontani quando vedete per strada un uomo biondo con i baffetti biondi e un fisico da marine, occhiali neri e impermeabile chiaro, una cicatrice vicino al labbro e due labrador al guinzaglio. Segue?
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Roberto Mahlab
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Inserito - 04/12/2003 : 22:17:05
IISolo le foglie ingiallite sull'asfalto permettevano di riconoscere che l'autunno stava calando su Tokio. Infatti l'unico modo di riconoscere l'andamento delle stagioni rinchiusi nel palazzo della Borsa di Tokio era guardare dalle finestre se sull'asfalto c'erano foglie ingiallite. Naturalmente era piena estate, ero io che avevo fatto lo scherzo di mettere quelle foglie per terra. Faceva parte del mio piano per distruggere il mondo e far arrabbiare i fratelli Far, come penso abbiate gia' collegato. L'indice Nikkei calava paurosamente mentre le portaerei americane si schieravano nello stretto di Formosa tra le due Cine. Una societa' controllata da un trust di proprieta' di Mephisto mi aveva messo a disposizione i suoi laboratori. Con la mia esperienza nel ramo delle assicurazioni e della coltivazione delle orchidee, fu un attimo nascondermi agli incroci telematici e modificare i codici di parita' di tutte le sequenze binarie di comunicazione che partivano dal pianeta Terra. Dolci messaggi d'amore si trasformavano cosi' in richieste di rimborso del capitale investito e tenere espressioni d'animo si rendevano visibili come grosse bistecche che i miei labrador neri riducevano a brandelli. Osservai quello sfacelo freddamente e neppure una smorfia modifico' l'immobilita' dei miei tratti. All'uscita dal palazzo in Akasaka Street incrociai con lo sguardo la bellissima Tahiro Arumato, Miss Giappone. Mi tolsi gli occhiali neri e i miei occhi blu ghiaccio la squadrarono come non vedendola, perche' in essi c'era sempre e solo il viso di quella ragazza incontrata sul Matterhorn. Come in ogni storia, non poteva mancare la parte romantica. Per far perdere le mie tracce comprai con i soldi di Mephisto un biglietto in prima classe su un Concorde che faceva il giro del mondo e scesi alla fermata della metropolitana di Arnulfstrasse a Monaco di Baviera. Arnulfstrasse... un ricordo... non vi ho ancora spiegato perche' ho fatto tutto questo, vi ho distrutto il pianeta. O forse Righty e Lefty Far speravano che non ne parlassi, che non parlassi di Volfganga Knopfhausersteiner... Segue? |
Roberto Mahlab
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Inserito - 04/12/2003 : 22:19:51
IIIVolfganga Knopfhausersteiner arrivo' al laboratorio di genetica molecolare alle tre. Alle tre e un quarto Lefty Far ed io eravamo perdutamente innamorati di lei. Volfganga pesava 217 chili, era alta un metro e un centimetro e fumava il sigaro e gridava ogni tre secondi :"viva il Manchester United". Fu questo che ci conquisto'. I giorni passarono e, sotto lo sguardo sempre piu' preoccupato di Righty Far, il fratello Lefty Far ed io perdevamo la testa. Le cavie di laboratorio, quando ci videro con quello sguardo perso nel vuoto, si organizzarono in un sindacato e scesero in piazza a dimostrare perche' volevano delle belle ragazze che facessero esperimenti su di loro al nostro posto. Poi Lefty Far comincio' misteriosamente a sparire insieme a Volfganga durante il suo turno e dovetti prendermi carico anche del suo lavoro. Le cavie di laboratorio decisero di riunirsi in cooperativa e di assumere Claudia Schiffer come responsabile. Ricordo come fosse ieri quella puntata di Star Trek ed anche quel pomeriggio in cui Lefty Far dimentico' aperto il canale di collegamento tra le gabbie delle cavie e il liquido color fuxia. C'e' sempre un collegamento tra le cose, come avrete capito da soli. Caddi contro la mensola del tavolino sinistro e mi procurai quella cicatrice sotto la parte sinistra delle labbra. Per chi e' stato attento, nei paragrafi precedenti la cicatrice era sotto la parte destra delle labbra. Devo dire che cosi' si intona meglio con i baffetti biondi e con i due labrador neri che tengo sempre al guinzaglio. Che legame ci sia, io non me lo ricordo piu', come del resto non ricordo piu' tanto bene che cosa io abbia davvero fatto al mondo, visto che e' da piu' di due mesi che passo il tempo a sciare. I fratelli Far e Volfganga scomparvero e la commissione d'inchiesta, formata dai settantuno abitanti della Terra sopravvissuti al virus sfuggito dal laboratorio, diede la colpa a me e fui radiato dall'albo dei pescatori di balene. Per due lunghi anni non pensai ad altro che alla vendetta. Trovai Lefty e Righty Far e misi a punto il diabolico piano che vi ho esposto per distruggere la Terra. Ora sapete tutto. Giudicatemi pure, se volete. Ma Volfganga Knopfhausersteiner non valeva forse tutto questo? Segue?
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Roberto Mahlab
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Inserito - 04/12/2003 : 22:22:27
EpilogoE ora il colpo di scena. Io non sono Roberto Mahlab. Io sono Volfganga Knopfhausersteiner. Fui clonata da un topo di laboratorio. Ero innamorata di Lefty Far e ho fatto sparire Roberto per poter vivere per sempre con il mio amato. Ma quando cambiai marca di sigari, Lefty mi abbandono'. Ho eliminato anche Mephisto perche' aveva visto tutto. Ho utilizzato la personalita' di Roberto a spasso per il pianeta fino al raggiungimento della vendetta. Adesso vi ricordate di me, fratelli Far? Siete impalliditi vero? Come quella sera ad Acapulco... Beh, se da qualche secolo i fratelli Far possono invadere il mondo con i loro racconti di fantascienza sulle presunte malefatte del popolo d'Israele, perche' mai non dovrei io scrivere di fantascienza? Posso star zitto oppure rispondere con inutili parole oppure inventare le storie piu' incredibili e farmi delle grandi risate. Con la differenza che le mie storie di fantascienza non fanno del male a nessuno. Roberto (o Volfganga Knopfhausersteiner?)
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