Poesia su Falcone e i poliziotti
Stampato
da : Concerto di Sogni
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Stampato il:
23/12/2024
Tema:
Autore Tema: giuseppe belcore
Oggetto:
Poesia su Falcone e i poliziotti Falcone e il Poliziotto La fiamma in un istante ha divorato l'aria Ti sei perso nel volo. Con la morte hai avuto ragione ancora di più E tu poliziotto che guidi la carovana, Era destino, ci sperano i vivi. E le vedove di quegli uomini infami Perdonate la nostra pazienza e rassegnazione Tormentatici per riuscire, (E tu maledetta strada che hai partorito cadaveri...... Raccogliete le ossa, fatene un mucchio, Lo so, lo so non si può vivere nel dolore
Inserito il:
29/12/2004 15:17:54
Messaggio:
(26.06.92 sul treno Bo-Na)
Quando sei saltato in aria, tu c'eri ancora,
ma quando sei caduto giù, sulla tua carcassa,
non c'eri più.
Loro, invece, loro erano lì.
Ti erano accanto ma contro, crudeli.
e come una bestia feroce ha sbranato te
e tuoi compagni di quell'orribile pasto.
Mille parti di te arano il cielo
e l'aria cattiva, di sangue e di pece
ora è muta e sorda, ora scoppia nei clamori malvagi
e nell'ansia vinta dai loro cuori,
salvati da quelli che fosti tu.
e questo loro lo sanno;
perciò ti ucciderebbero ancora una volta
fino a stancarsi la vita, la loro.
incauto cavaliere con gli speroni e le rayban
attento, ci sono gli indiani
che nascondono le bombe dentro la faccia
invece dei denti.
Ma se così non fosse, quanta sarebbe la colpa,
quanto il peso del nostro quotidiano silenzio?
che altre vedove di altri uomini hanno fatto
lo sanno con chi dormono o fanno l'amore?
non la loro infamia mostruosa.
ma non loro che avrebbero la scusa
per pentirsi …prima o poi.
non hai nulla da dire?...)
ponetele le une accanto alle altre
ché non brucino nella solitudine della ragione.
procurato dall'odio,
ma non si può perdonare se non si è Dio!
Giuseppe Belcore
giuseppe belcore
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