^^^La memoria ai giovani^^^
Stampato
da : Concerto di Sogni
URL Tema: https://www.concertodisogni.it/mpcom/link.asp?ID ARGOMENTO=10591
Stampato il:
22/12/2024
Tema:
Autore Tema: Shirin
Oggetto:
^^^La memoria ai giovani^^^ Cari amici, Come giovani, come figli della futura storia, abbiamo l'obbligo umano (che va oltre l'obbligo morale e sociale) di imparare ad essere diversi. Durante la seconda guerra mondiale furono adottate tre posizioni. Se fossimo di fronte anche noi a una di queste tre scelte che posizione prenderemmo? Anna Harent, una donna sopravvissuta alla seconda guerra mondiale, ebrea, elaborò in termini filosofici ciò che fu il pensiero nazista. Ecco la nostra unica via di salvezza: PENSARE. Gli "eroi" che salvarono le vittime erano solo uomini. Uomini semplici il più delle volte, come noi, ma che di fronte ad una scelta hanno preso una posizione, la più nobile: vedere un altro uomo come un uomo e non come un diverso. Shirin
Inserito il:
28/01/2005 20:53:24
Messaggio:
questa è una lettera rivolta a tutti i giovani scritta da una giovane.
Voglio proporvi una riflessione su come ho vissuto io le immagini e le testimonianze di ebrei, testimoni di Geova, prigionieri di guerra sopravvissuti ai lager.
Prima di tutto riflettiamo sul termine Olocausto.
In italiano significa sacrificio e non ciò che dovrebbe realmente significare: sterminio.
I milioni di persone che morirono nei lager non erano vittime che sono state sacrificate, erano uomini, erano donne, vecchi e bambini che avevano un nome, una vita, degli affetti. E sono stati massacrati, sterminati con un metodo a dir poco scientifico che va contro ogni logica umana.
Olocausto è una parola difficile, non di uso quotidiano, che la gente usa per riempire la bocca.
Perchè ricordare è difficile, è una vergogna, allora camuffiamo la vergogna con una parola che solo negli ultimi anni sta assumendo un significato che dobbiamo comprendere.
Come possiamo salvarci da una società i cui valori sono spesso i pettegolezzi e l'indifferenza?
Collaborare con il meccanismo di distruzione umana
Indifferenza, senza una presa di posizione
Aiutare, cercare di salvare le vittime
Riassumendo disse che un generale tedesco di fronte alle accuse durante il processo si giustificò dicendo: "Eseguivo degli ordini".
Così, il male, era un meccanismo in cui l'uomo non pensava, non si poneva dei problemi, non aveva uno "spazio pubblico" in cui la sua persona fosse più forte rispetto ai meccanismi che venivano impartiti da chi era più in alto di lui.
Non è solo un gioco di parole, è anche la nostra libertà.
Finchè non avremo il coraggio di confrontarci non saremo mai liberi.
Concludo dicendo che tre milioni di italiani vorrebbero che gli ebrei vivessero da un'altra parte.
L'antisemitismo vive ancora e si nutre delle menti deboli, vittime della loro ottusità culturale e sociale.
Questo è solo un invito ad aprire le menti perchè è facile prendersela con coloro che si distinguono dalla massa.
Se un giorno fossimo noi le vittime? Non vorremmo essere ascoltate?
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